Salerno: per San Matteo migliaia in strada, Mons. Bellandi “Non perdere la speranza!”

Rita Occidente Lupo

Una festa patronale bombardata di presenze. Ed in strada, per la Processione partita alle ore 18,30 dalla Cattedrale, in migliaia a far ala ai Santi: Ante, Caio, Fortunato, Gregorio VII, Giuseppe, insieme naturalmente all’Evangelista Matteo. Un corteo lunghissimo, scortato dalla trionfante banda, in un accorato clima religioso, al seguito dell’Arcivescovo Andrea Bellandi. “Cosa mi sono perso in questi anni!” ha proluso al termine della processione, nel salutare la gremitissima piazza antistante il Duomo, gli stipatissimi vicoli storici. “Non perdere la speranza e guardare con ottimismo al futuro, nonostante la crisi valoriale che stiamo vivendo. Sia l’Apostolo Matteo la nostra guida, nell’andare avanti nella sequela evangelica, sterminando ogni forma d’usura. Abbiamo la certezza di non esser soli nel nostro andare perchè il Santo Patrono non ci molla <<Salerno è mia e la difendo io!>>

Quest’anno anche il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha preso parte, accanto al viceSindaco Eva Avossa e ad altri amministratori comunali, al Presidente della Provincia, Michele Strianese, al Prefetto ed ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine., Sindaci e parlamentari. Insomma è sembrato quasi che San Matteo avesse operato il miracolo di mettere insieme tanti, insieme a gente comune e fedeli di sempre. Un po’ perchè il nuovo Arcivescovo, col suo tratto sobriamente paterno, ha subito fatto centro nella popolazione, riuscendo anche a creare un clima di serenità tra i portatori, un po’ perchè il parroco della Cattedrale, don Michele Pecoraro, grande regista del tutto, non ha omesso dettagli per ispessire il momento di fede. Compresa la consegna, alla memoria, dell’ex sindacalista-portatore Angelo De Angelis. E tra folklore e fede, la pacatezza nello sguardo di Bellandi, nel constatare che la città ama ritrovarsi nella tradizione, ma detiene anche il polso di una spiritualità, anche se popolare per alcuni, sventolante insieme alle coperte stese ai balconi.  Pur sempre un valore aggiunto da non perdere, proprio per guardare avanti e continuare a tener viva la speranza che il mondo, nonostante le crisi epocali, non sarà abbandonato al laicismo dissacratore, perchè il Padre celeste continuerà a sostenere la Chiesa contro ogni avversità, mandando alacri operatori nella Sua vigna, per la salvezza delle anime…e Mons. Bellandi, è già visto come un dono divino per la cittadinanza, che all’Apostolo Matteo s’affida da tempi remoti, non restando delusa!!