RUHUSA Permesso

Padre Oliviero Ferro*
“Unipatie ruhusa ya kwenda kufanya kazi nyumbani”(dammi il permesso di andare a fare dei lavori a casa). Così mi chiedeva il nostro operaio un giorno. Lo vedevo preoccupato e non capivo il perché. Poi mi ha spiegato che qualche giorno prima c’era stato un grande vento che aveva scoperchiato il tetto della sua capanna. Dato che lavorava alla missione, non poteva seguire i lavori che i suoi amici facevano per lui. Allora, con la land rover, l’ho accompagnato a casa per vedere con i miei occhi la situazione. Vedo la gente del quartiere che si dà da fare. C’è chi porta delle travi, chi la paglia e chi, in cima alla capanna riceve il tutto e comincia a metterlo al posto giusto. Bisogna fare in fretta perché la pioggia è sempre pronta a fare da guastafeste. Anch’io do una mano come posso. Tutti sono meravigliati di vedere il missionario che si sporca le mani per loro. E’ la medesima cosa che era successa anni prima, quando insieme ai giovani, eravamo andati a coltivare il campo di una delle mamme che ci aiutava. Non era normale vedere un missionario, un bianco, che insieme ai giovani(ragazzi e ragazze) facevano questo. Ma per era normale. Non basta parlare, bisogna anche dare l’esempio. E così anche quella volta, senza parlare molto, avevamo fatto qualcosa di bello. E sarebbe rimasto nei cuori della gente il fatto che il missionario si era sentito uno di loro.
* missionario saveriano