Verbi Swahili: KUNGAA brillare come le stelle

Verbi Swahili: KUNGAA brillare come le stelle

Padre Oliviero Ferro

Una delle cose più belle che mi è capitata in Africa era quando si faceva il viaggio di ritorno nel safari sul lago Tanganika (Congo). Il viaggio era durato una quindicina di giorni fino al confine di regione e l’ultima sera, ci eravamo messi di nuovo in acqua per ritornare alla missione. Dovevamo percorrere 130 km. di lago. Santos e Michel, i due capitani del battellino Sebyera erano contenti di ritornare a casa e di riposarsi un poco. Avevamo fatto tutto quello che era stato previsto: incontrato le persone, conosciuto nuovi amici, mangiato del buon pesce con il riso, portato le medicine a chi non poteva venire fino al centro. Tutti sentivamo la nostalgia di dormire su un letto decente. In quei giorni i graticci di legno su cui ci eravamo adagiati ci avevamo modellato le ossa e ci facevano un po’ male. Ma, verso il tramonto del sole ci mettiamo in viaggio. In lontananza si vedono brillare (kungaa) le lampare dei pescatori che stavano andando al largo per la pesca.

Passando vicino a loro, lanciavano il nostro saluto, augurando una buona pesca. Il sole piano piano si tuffava nel lago, lo dipingeva di rosso ed era una spettacolo indimenticabile. Ma quello che sarebbe successo dopo sarebbe stato meglio. Piano piano appariva la luna che adagiava i suoi raggi d’argento sull’acqua e intorno a lei brillavano le stelle. Uno spettacolo nello spettacolo. E per dare un tocco di originalità venivano a galla i pesciolini (gli ndagala) che guizzavano allegri tra i raggi. C’era da rimanere a bocca aperta. Anche noi con il battellino, navigavamo in mezzo ai raggi. Sembravamo delle persone fosforescenti, illuminate, brillanti come le stelle. E chilometro dopo chilometro, siamo arrivati alla punta della penisola dell’Ubwari. Accostiamo a riva, ci adagiamo sulla sabbia per qualche ora di riposo. E allo spuntare del sole (la luna ormai se ne era andata), ci sentiamo pronti per l’ultimo tragitto. Ora toccava al sole fare il suo spettacolo. I suoi raggi caldi piano piano si posavano su di noi, quasi a dirci che ci avrebbe accompagnato fino al porticciolo della missione. E così, anche senza volerlo, siamo diventati protagonisti dello spettacolo della natura.