Verbi Swahili: KULINDA difendere, conservare, proteggere

Verbi Swahili: KULINDA difendere, conservare, proteggere

Padre Oliviero Ferro

Una delle “maledizioni” dell’Africa si potrebbe chiamare “quella della capra”. E’ vero forniscono la carne per il pranzo, insieme ai polli, ma anche loro devono nutrirsi. Quindi se tu vuoi mettere a dimora delle piante, un po’ di verde intorno alla casa o nella piazza del villaggio, sei obbligato a iniziare la guerra contro di loro. Devi mettere una protezione intorno alla piantina, devi utilizzare il verbo “kulinda” (proteggere, difendere), altrimenti, quando arriva lei, la finisce in breve tempo. Così le puoi trovare sugli alberi o ai piedi delle piante di mango. Cercano di andare il più in alto possibile e lo si vede. Il “limite-capra” (fin dove lei è arrivata) lo si vede subito. Per fortuna non vanno più in alto per mangiare i frutti. A questi ci penseranno i pipistrelli che hanno dei buoni gusti. Infatti si fanno delle scorpacciate anche con i frutti (di colore viola o verdi) degli anoni o coeur de boeuf. Vanno insieme e bisogna fare in modo che ce ne lascino qualcuno. Altri “ladri” li possiamo trovare nelle campagne, dove ci sono i bananeti o la coltivazione del mais. Lì ci pensano le scimmie a prendere i frutti. Per questo in alcuni villaggi, c’è sempre qualcuno che fa la guardia ai campi, cercando di impedire le scorribande delle scimmie. Poi, di notte, lungo il lago ci pensano i più pesanti, cioè gli ippopotami che di notte vanno a pascolare nei campi e con le loro “delicate” zampe li riducono in un cattivo stato. Non parliamo poi dei topi che di notte si precipitano sul pesce seccato nei magazzini, pronto per andare al mercato. Vanno in gruppo (l’unione fa la forza) e anche loro si rimpinzano per bene. Qualcuno dirà, e allora cosa fare? È una guerra tra chi ha più fame. Gli animali come gli uomini hanno diritto di mangiare. Il primo che arriva si serve e l’altro cerca di difendere il frutto del suo lavoro. Ma questo non capita solo in Africa. Basta chiedere ai turisti in piazza san Marco a Venezia che devono difendere i panini dai raid dei gabbiani…quelli sì che sono allenati e si rischia anche qualche beccata da questi specialisti della caccia al panino…