Vietri Sul Mare: “Semplicemente…Donna!” nella complementarietà

MariaPia Vicinanza

Un brindisi rosa alle donne, contro violenza e femminicidi. Un momento di riflessione presso l’aula consiliare, animato dalle opere artistiche di Gladys Mabel Cantelmi. Coordinata ed introdotta dal direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, la convention ha inteso accentare “il ruolo femminile del terzo millennio- come proluso dalla Lupo– che cronachisticamente annovera sempre ulteriormente violenza e scarsa valorizzazione della complementarietà dei ruoli.” In apertura il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura e pari opportunità vietrese Antonella Raimondi, che ha rimarcato come da qualche tempo, l’Amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Francesco Benincasa, tenga particolarmente a cuore le politiche sociali e pertanto ricordi la giornata contro la violenza alle donne, come occasione di confronto e riflessione sull’attuale situazione imperante. “Una cultura di vita- ha rimarcato la consigliera comunale salernitana Pakj Memoli, presidente eletta del Soroptimist International– che allunga il cannocchiale verso un pianeta costantemente minato nella sua dignità. Una donna che vive maternità e lavoro, con  responsabilità e dignità, ritagliando solo sparuti momenti nella giornata per il relax, quella che onora la cronaca spesso distratta, spesso intinta solo di violenza. Un ruolo non ancillare, ma complementare, fa sì che quello un tempo appellato “sesso forte”, riceva opportuni suggerimenti proprio da chi gli s’affianca con sana complicità.” “Le due facce di una medaglia vitale- ha incisivizzato il direttore– emergono preponderanti dalle accattivanti opere di Gladys, che oltre a rimandare i colori della propria terra, immergono l’azione nella solarità, giammai in controluce. Di qui, l’artista italo-argentina, che porta avanti un progetto “Cuore di donna“, mirato alla solidarietà nei confronti dei minori argentini che vivono tra le discariche, attraverso le sue opere lancia segnali forti di altruismo e di eticità. Giammai cromìe complementari, ma decisamente fondamentali, accentano volti, personalità, spesso sospese in un’atmosfera surreale. Atemporale anche lo slancio vitale, che proietta la pittura, a tratti materica, in una cosmogonìa accelerante i palpiti del tempo.” Infatti, quella della Cantelmi, una costante ricerca della verità, tra pieghe inquietanti spesso della stessa esistenza. “Il mio progetto- ha concluso l’artista– per far comprendere che la vita, un dono, pertanto da fruire appieno, rispettando la diversità sessuale, nell’integrazione armonica delle personalità. L’amore, che nelle mie opere non ha volto, volutamente resta anonimo, in quanto sono gli individui, a diventarne protagonisti, nella misura in cui riescono a viverlo, tramutandolo in ragione di vita.”