Balotelli e Legalità. Simboli di cartapesta e memoria obliata

Francesca Carrano

Creare eroi. Sempre e comunque. Se stranieri e di colore ancora meglio. Sembra andare in questa direzione l’Italia. Cercare fuori, creare ad hoc qualcosa che però già c’è, c’è sempre stato e di cui essere fieri. Che c’entra tutto questo con Balotelli? Facciamo un passo indietro. La Nazionale di calcio sarà impegnata a Napoli contro l’Armenia proprio mentre la provincia napoletana organizza manifestazioni a favore della legalità. Tra queste, la visita della nazionale di Prandelli a Quarto, dove sarà presente anche Balotelli. La Gazzetta dello Sport ha sostenuto che ci sia la tentazione di sfruttare l’immagine di Balotelli proprio durante la visita a Quarto, come spot per la legalità e contro la camorra, utile al giocatore del Milan dopo il precedente di Scampia. A cosa si  riferisce la Gazzetta? Alla rivelazione fatta da un pentito di camorra che diceva che Balotelli  fosse andato in visita a Scampia e spacciato “per scherzo” tra le vele. Decisi a fare di Balotelli un simbolo anticamorra e a redimerlo dal fattaccio di Scampia, la stampa si è lanciata nella crociata pro Balotelli il quale, invece, a sorpresa, ha scritto in twitter: “Io simbolo anticamorra? Questo lo dite voi. Io vengo perché il calcio è bello e tutti devono giocarlo dove vogliono e poi c’è la partita”. Se Cartesio diceva che il buon senso è la cosa al mondo meglio distribuita e peggio utilizzata,  stavolta pare che il buon uso ci sia stato. Ma davvero si deve ricorrere a Balotelli per promuovere la legalità? Qualcuno si ricorda di un certo Paolo Borsellino, Joe Petrosino, Giovanni Falcone, Carlo Alberto Dalla Chiesa… e chi ha mai sentito parlare di Rita Atria? All’Italia non serve cercare fuori simboli e eroi, basta guardare al suo passato che è storia e identità, per scoprire che i modelli a cui ispirarsi non sono personaggi improvvisati da spot e via, ma persone che hanno fatto della legalità una scelta di vita. E’ d’obbligo l’invito a chiedersi chi fosse Rita Atria. Lasciamo il calcio allo sport e scopriamo e riscopriamo i nostri modelli.