Economia: troppe famiglie a basso reddito? Buono vacanza

Enzo Carrella 

Dopo più di un anno  dalla sua prima apparizione nel panorama degli interventi a sostegno del reddito della famiglie meno abbienti , tagliano il traguardo i voucher vacanze. È stata  infatti sottoscritta  nei giorni scorsi , a seguito di pressanti insistenze , la convenzione con il governo di cui al decreto varato dal  ministro  al turismo, Michela Vittoria Brambilla , che stabilisce l’erogazione di buoni da destinare alle famiglie disagiate  con un primo  stanziamento  di appena soli  cinque milioni di euro  e fissando  al 20 gennaio 2010 l’avvio della sua operatività. L’iniziativa, riservata ai cittadini italiani, permetterà, a chi ha redditi bassi, di fare le valigie e godersi qualche giorno lontano da casa, nei periodi di poca affluenza, nelle 800 – secondo stime ufficiose-  strutture ricettive coinvolte , di cui 600 sono alberghi e le rimanenti più diffusamente campeggi, bed and breakfast e ostelli. I Buoni Vacanze Italia sono uno strumento a disposizione di tutti i soggetti interessati tesi  a favorire ,  rilanciare e  sviluppare   quel  turismo  per tutti  (  da cui l’  acronimo di sociale )  un turismo di qualità fondato sui concetti  del solidale e sostenibile e finalizzato  prevalentemente  alla crescita, all’arricchimento e alla valorizzazione sociale e culturale dell’uomo. I Buoni Vacanza “made Brambilla”  vengono messi a disposizione di tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono in particolare favorire l’accesso al turismo delle categorie più deboli o dei loro dipendenti. I BVI non sono solo una (se pur efficace e incisiva)  modalità di pagamento di un servizio (quello turistico per l’appunto..)  ma possono incorporare alcuni significativi benefici per gli utilizzatori quali: -) gli sconti derivanti dalle convenzioni con le imprese turistiche, -)   il contributo di Enti Pubblici locali, -)   il contributo dei datori di lavoro e la possibilità di accedere alle provvidenze previste dalla legge sul Turismo 135/2001, in proporzione al reddito ed al numero dei componenti del nucleo familiare. Insomma   il passo da  Voucher turistico alla creazione di  un’autentica filiera al pari di quelle dei grandi  circuiti finanziari ( carte di credito) sarà breve: sono in molti a intravedere nei novelli Buoni Vacanze  uno strumento attraverso cui le Regioni, i Comuni, i Cral e le aziende potranno, in modo semplice ed efficace, veicolare benefici ed agevolazioni ai propri cittadini, associati e dipendenti. Si tratta di uno strumento concreto per affermare il diritto alle Vacanze per tutti, diritto sancito anche dalla nostra Costituzione. I Buoni Vacanze Italia sono un titolo di pagamento immediatamente spendibile e realizzabile in vari tagli, sono spendibili presso le aziende turistiche o di servizio al turismo che hanno sottoscritto un contratto di convenzione  e che quindi sono presenti nella Guida Buoni Vacanze Italia  on-line, possono circolare solo in Italia, sono utilizzabili solo fuori dal Comune di residenza, la scadenza è riportata su ogni buono, garantisce al possessore la possibilità di scegliersi la vacanza utilizzando centinaia di strutture alberghiere, extralberghiere, di ristorazione, di turismo familiare e all’aria aperta, di servizi al turismo (comprese agenzie e tour operators) alle migliori condizioni economiche con uno sconto variabile. a seconda delle stagionalità.Tutti i fornitori possono aderire al sistema Buoni Vacanze Italia: basta compilare il form (nella sezione “Per gli Operatori Turistici”  dell’apposito sito istituito dal ministero). Il criterio d’assegnazione si basa sulla priorità cronologica e il reddito. Un paio d’esempi per quest’ultimo, prendendo due tipologie estreme:  una persona con reddito da 0 a 10mila euro lordi  e un nucleo di 4, il cui reddito va da 30 a 35.000€.  La prima può usufruire di una spesa massima di 500€ e di questa cifra, 275€ sono a suo carico, mentre 225 (45%) dello Stato. Il secondo ha invece una spesa massima di 1.230€, di cui 984 a proprio carico e 246 (20%) dello Stato. I voucher valgono fino al 30 giugno 2010. Molte le attese  alla vigilia del varo di questo strumento sociale: un sistema, in cui molti sono pronti a scommettere  coscienti che potrà  svilupparsi  al pari dell’ analogo sistema  francese già collaudato e, anche,  affinato lungo il suo percorso attuativo allargandone i confini e soprattutto gli stanziamenti. Il suo decollo non ha patito  rallentamenti grazie, infatti, all’attivazione di ulteriori contributi pubblici a sostegno delle fasce più deboli di domanda turistica.La successiva  favorevole  negoziazione sindacale (autentica novella per la parte variabile del salario)con conseguente   detassazione degli importi di accantonamento salariale a tale scopo destinati  ne ha consacrato l’efficacia!Tabella delle percentuali di contributi statali alle famiglie

A)

(B)

(C)

(D)

(E)

Numero
componenti
nucleo familiare

Redditi
lordi del
nucleo familiare

Spesa massima turistica
richiesta e calcolabile
ai fini del contributo

Percentuale di contributo statale
da applicare e importo massimo
del contributo statale

Importo massimo 
a carico del 
richiedente (C-D)

1

da 0 a 10.000

500,00

45%

225,00

275,00

1

da 10.000 a 15.000

500,00

30%

150,00

350,00

1

da 15.000 a 20.000

500,00

20%

100,00

400,00

2

da 0 a 15.000

785,00

45%

353,25

431,75

2

da 15. 000 a 20.000

785,00

30%

235,50

549,50

2

da 20.000 a 25.000

785,00

20%

157,00

628,00

3

da 0 a 20.000

1.020,00

45%

459,00

561,00

3

da 20.000 a 25.000

1.020,00

30%

306,00

714,00

3

da 25.000 a 30.000

1.020,00

20%

204,00

816,00

4 e oltre

da 0 a 25.000

1.230,00

45%

553,50

676,50

4 e oltre

da 25.000 a 30.000

1.230,00

30%

369,00

861,00

4 e oltre

da 30.000 a 35.000

1.230,00

20%

246,00

984,00

Hanno diritto ai Buoni i cittadini italiani, regolarmente residenti in Italia, appartenenti a nuclei familiari che alla data della richiesta di emissione dei buoni vacanza rientrano nelle previsioni socio-economiche di cui allanell’art. 4 del predetto DPCM 21 ottobre 2008.Il contributo può essere erogato una sola volta per nucleo familiare sullo stanziamento fissato dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il contributo statale previsto dall’art. 1 del medesimo decreto è erogato in percentuale al valore dei buoni richiesti, nella misura specificata nella predetta tabella fino ad esaurimento dei fondi disponibili, sulla base del criterio di priorità cronologica di inoltro della richiesta stessa, contestuale al versamento dell’importo residuo a carico del richiedente.

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Un pensiero su “Economia: troppe famiglie a basso reddito? Buono vacanza

  1. complimenti ancora una volta si prende in giro la gente
    non è di vacanze che se ha bisogno caro governo ma di lavoro
    non certo di carita’ inutile
    se non si provvede a dare alla base (al popolo sovrano, fino a che punto?)il giusto sostentamento ,non si potra’ mai dire che la crisi
    fatta dalle “banche” perchè avevano sbagliato i loro calcoli
    cesserà.
    invece di dare soldi a cose avvenieristiche per sostenere (non i lavoratori che un giorno forse ci lavoreranno) i progettisti e null’altro, abbassate il costo della benzina e diminuioranno i costi dei prodotti, cosi il popolo comprerà di più e ci sarà più bisogno di manodopera e più la manodopera lavora più compra
    questa è la vera soluzione non l’acqua calda
    saluti e lavorate pensando ai giovani che sona a casa e pensano come arrivare a sera non ad andare in vacanza.

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