L’arbitro bancario, un giudice veloce per le controversie dei risparmiatori

Enzo Carrella

L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione delle liti tra i clienti e le banche e gli altri intermediari che riguardano operazioni e servizi bancari e finanziari. È detto “stragiudiziale” perché offre un’alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice, che spesso invece comporta procedure complesse e anche molto lunghe. L’ABF è un organismo indipendente e imparziale che decide in pochi mesi chi ha ragione e chi ha torto. È un sistema nuovo da non confondere con la conciliazione o con l’arbitrato. Un collegio di 5 membri per tutti i reclami fino a 100 mila euro. Più imparziale del vecchio ombudsman, più veloce ed economico del tribunale. Cos’è  l’OMBUDSMAN? È un giudice alternativo, la cui  funzione non era tra le più note e utilizzate. Eppure aveva il compito di mettere ordine in un mondo delicato, quello delle controversie tra banca e cliente. L’organismo che lo sostituisce invece sembra essere partito con più slancio. Dal 15 Ottobre scorso è stata limitata la funzionalità per fare posto all’ABF. Dal 15 ottobre 2009 la competenza dell’Ombudsman è limitata alle controversie aventi ad oggetto i servizi e le attività di investimento e le altre tipologie di operazioni non assoggettati al titolo VI del Testo unico bancario e quindi escluse dal sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie che ha iniziato la propria operatività il 15 ottobre 2009 con la denominazione di Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Meglio tardi che mai: appena 17 anni per la sua applicazione 
Tale  risoluzione stragiudiziale  ( senza quindi far ricorso al tradizionale iter giudiziario notoriamente lungo e costoso ) delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari”  è un sistema  previsto dal Testo unico bancario del 1993 ma entrato in vigore a tutti gli effetti solo il 15 ottobre scorso.   Come opera ? Cinque arbitri per una partita . Prima però è d’obbligo il passaggio all’ufficio reclami della banca Il cliente può rivolgersi all’Arbitro solo dopo aver tentato di risolvere il problema direttamente con la banca o l’intermediario, presentando a essi un reclamo. Quali le  violazioni  consentite? • il riconoscimento di un proprio diritto “indipendentemente dal valore del rapporto” al quale si riferisce, oppure
• una somma di denaro “a qualunque titolo” (rimborso, risarcimento ecc.) fino a un valore di 100.000 euro,
Appena cinque , gli arbitri , chiamati a dirimere   la Querelle •il presidente e due membri scelti dalla Banca d’Italia; un membro scelto dalle associazioni degli intermediari (cioè le banche); un membro scelto dalle associazioni dei clienti. E ciò  attribuisce all’organismo  maggiore imparzialità: sui ricorsi  si decide  a maggioranza dei suoi componenti. Attivi già’ tre collegi. L’Abf è articolato su base territoriale nei tre collegi di: Milano, competente per le regioni del Nord, Roma, per le regioni del Centro e per i ricorsi dei residenti all’estero, Napoli, per le regioni del Sud, Il risparmiatore potrà rivolgersi a tutte le filiali della Banca d’Italia per ottenere informazioni e per presentare il ricorso. Il reclamo inizia con la trasmissione di raccomandata  all’ABF   con  copia alla propria banca a seguito di silenzio di quest’ultima alle contestazioni del cliente Questo può essere inoltrato solo dopo aver inviato con raccomandata un reclamo scritto alla propria banca e non aver ricevuto risposta entro 30 giorni o aver ricevuto una risposta insufficiente. Quanto dura e quanto costa? Tutta la procedura – dal ricorso alla decisione finale – dovrebbe concludersi nell’arco di 90 giorni. Un ultimo dettaglio: per il cliente che presenta il ricorso è previsto un contributo di soli 20 euro. Se il ricorso viene accolto, la banca, oltre a liquidare al cliente la cifra dovuta, deve versare all’Abf  200 euro sempre come contributo alle spese della procedura. L’Inadempimento della banca e’ reso pubblico. Le decisioni non sono vincolanti come quelle del giudice ma se l’intermediario non le rispetta il suo inadempimento è reso pubblico. Le statistiche  degli ultimi sei mesi.Sono questi i numeri dei primi sei mesi di attività dell’Arbitro Bancario Finanziario (Abf), appena presentati dalla Banca d’Italia. In banca il cliente ha ragione sei volte su dieci. Lo dice l’Arbitro. Più di mille ricorsi con un tasso di crescita mensile del 26,5%. Di questi, il 60% con esito positivo per i clienti,  il 30% per la banca o la società finanziaria,  e un 10% di casi respinti. Chissà cosa succederà se i clienti di banche  dovessero svegliarsi improvvisamente e   procedere ad un  lettura attenta e   coscienziosa del proprio estratto conto: si renderanno magari conto che   dai medesimi spuntano costi assicurativi mai richiesti o indennità di disponibilità fondi ( mestamente  sostitutivi degli oneri di massimo scoperto  normativamente  eliminati   ma sistematicamente conservati )..

 

 

 

 

 

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