Auguri Presidente!

Rita Occidente Lupo

Sergio Mattarella: un Presidente della Repubblica democristiano doc, moderato, ancorato alla vecchia Balena Bianca, nei valori che spezzò con Aldo Moro, alla cui corrente, non fece mistero d’appartenere. Giurista, politico, impegnato in prima linea sul fronte legislativo, come rimanda “Il Mattarellum”. Ostile al Berlusconi politico, dietro l’appannaggio mediatico. Lui che riuscì a dimettersi per quella Mammì che osteggiava. Ed ora, al Quirinale, da 12° Presidente, mentre l’Europa spara titoloni sul successo renziano e la parabola discendente del centro-destra, col tratto pacato e sobrio, che ha sempre contraddistinto il fare schivo. Abiurando il ciarlare enfatico:  fedeltà istituzionale e lotta alla criminalità il suo vademecum. Eletto a stragrande maggioranza parlamentare, al quarto scrutinio come anticipato dal rampante Renzi, anche nel suo primo giorno da Presidente, domattina il giuramento nella fedeltà alla Costituzione, a servizio della Repubblica, senza alterare abitudini. Dalle prime battute, solidarietà ai problemi sociali, apertura riformista: tradizionalista ed ancorato ai valori familiari, la vedovanza l’ha visto più che mai chiuso tra scaffalature giudiziarie. Un uomo semplice, ma deciso, cocciuto, ma mediatore: consapevole del carico di responsabilità, da cattolico praticante a chieder preghiere alle religiose, nell’assise domenicale eucaristica. L’Italia spera che, il suo nominativo, unanimamente condiviso, al di là dei chiacchiericci politici sul metodo, che avrebbe spaccato sulle bianche i Forzisti ed il Partito di Alfano, foriero di concretezze. Troppa acqua bolle in pentola e tante leggi chiedono una rivisitazione. Il suo apporto al Paese, senza dubbio notevole, come già con Napolitano. Mattarella non può essere etichettato dietro una casacca politica, anche se alle spalle l’orma democratica, prima di quella popolare europea, fusa in uno sturziano impegno per il sociale, partendo da valori tradizionali. Nel momento in cui la fede in crisi, la spiritualità non  appannaggio neanche più del mondo consacrato, un uomo che non ha mai smesso di vivere da cattolico, senza proclami! Ed ora a lui guarda anche buona fetta dell’associazionismo cattolico impegnato, allo sbando per le unioni civili scalpitanti da più parti, a preludio di matrimoni omo veri e propri. Ed il Paese cerca di raccapezzarsi per riforme al palo e Sanità carente:  tra eterologa con carenza di donatori degli ovuli e  femminicidi sterminanti famiglie, disoccupazione giovanile ed emigrazione “anta”. Mattarella si trova alla vigilia delle prossime elezioni politiche, 2016, a dover fare i conti con un mosaico di esigenze diverse. Nel momento in cui i partiti son crollati, perchè non si comprende più quale sia la Destra e quale la Sinistra: con un Salvini che incassa consensi di Destra, esplicito nel dichiarare “Mattarella non è il mio Presidente”  ed un Grillo che storce il muso col Cavaliere… Uomo giusto, al posto giusto…un po’ come Papa Francesco che conquistò, dopo qualche ora, simpatia, anche il neo Presidente, già stimato, ha pienamente meritato  standing ovation! Lui che, di tribune mediatiche e divismo, sempre foriero, macerando il lutto per la tragica uccisione del fratello PierSanti, senza gettare la spugna dell’impegno sociale, non solo per l’amata Sicilia!  Davvero a lui, sinceri auguri: i suoi capelli bianchi, rispettosamente composti, nell’intraprendere un settenario che registrerà importanti eventi per il Paese, dei quali senza dubbio non sarà arbitro passivo, avranno tanto da raccontare!