Avventure missionarie: lotta contro il male

Avventure missionarie: lotta contro il male

Padre Oliviero Ferro

Una mattina, siamo verso il 2007 (credo), arrivano delle persona alla parrocchia di Nefa – Bafoussam in Camerun. Bussano alla porta dell’ufficio parrocchiale. Vado ad aprire e vedo 3 giovani e una ragazza in stato confusionale. Li faccio accomodare. Mi spiegano che lei è così da un po’ di tempo e ogni tanto dà in escandescenze. Consiglio loro di andare al piccolo ospedaletto che c’è nel quartiere per fare una puntura di calmante. Mi ringraziamo. Dopo un po’ ritornano, ma la situazione non era cambiata. Faccio sedere la ragazza su una sedia e gli altri intorno a lei. Ad un certo punto comincia a muoversi, a dire parole incomprensibili. Cerchiamo di fermarla in tutti i modi. Io comincio a farle un segno della croce in fronte. A fatica, riusciamo a tenerla. Poi continuo con il Padre Nostro e l’Ave Maria. Finalmente si calma e si addormenta. Eravamo stanchi per la fatica. Chiedo loro cosa è successo. Sembra che i genitori l’abbiano portata da un stregone e che lui abbia fatto i suoi riti. Non si capisce il perché di questa visita. Ma rimane il fatto che è cambiata in peggio. Piano piano si risveglia. Dico loro di accompagnarla a casa e soprattutto di non andare più dallo stregone. Dopo un po’ di tempo, arriva la notizia che i genitori l’hanno riportata a farla “visitare” da questo individuo. Insomma il consiglio non è stato utile. Poi non si è saputo più niente. La lotta contro il male è uno degli impegni che prendono molto tempo e bisogna essere preparati, visto che per le cose che non si capiscono (es: epilessia), subito si dice che è intervenuto il diavolo. E’ difficile capire dove sta la verità. Per questo il vescovo, di solito, nomina un sacerdote come esorcista diocesano (ce ne sono altri che con il “fai da te”, fanno più danno che altro, oltre a ricevere soldi).ì, a cui è bene fare riferimento, quando ci sono dei casi di questo tipo. Un giorno, anzi una sera, viene l’esorcista diocesano in parrocchia (nella precedente a quella di Nefa, nata dalla divisione con l’originaria di Koptchou). La chiesa era strapiena. Preghiere, canti. A un certo punto l’esorcista comincia a dire: “quelli che hanno delle malattie (e le enumera quasi tutte) alzino la mano e saranno guariti”. Io ero in mezzo alla folla e seguivo con attenzione quello che stava succedendo. Avviandosi verso la fine, dopo tutta la lista delle malattie, mi accorgo che ne manca una. Provate a indovinare. Era la malattia della lingua! (maldicenze, odio, parole cattive…). Chissà perché non è stata citata. Secondo voi?