No

No
Giulio Caso
Ci sono persone che hanno per intercalare l’avverbio,  la parola olofrastica: no. Veramente iniziano qualunque discorso con il no, specialmente quando debbono rispondere ad una domanda.
Sembra che ciò sia utile quando si risponde alle chiamate telefoniche anonime e commerciali. Nelle conversazioni, però, fa sorgere problemi.
Dopo un poco ci si stanca ad infrangersi contro questo muro dei no, la conversazione s’impaluda come nei sogni quando si vuol correre ed i piedi rispondono con lentezza.
Sicuramente quelli del no sono, un poco, diffidenti, prendono tempo, non s’impegnano mai di getto. Hanno perso l’entusiasmo per le novità, per gli imprevisti lungo il cammino della vita.
Ma la vita è cambiamento, aspettativa di ciò che avverrà… forse.