Salerno: Dio chiama sempre, 14 nuovi presbiteri, 6 Braciglianesi!

di Rita Occidente Lupo

Dio continua a chiamare in ogni momento, a seguire il Vangelo, al di là delle fogge del tempo! E invita operai nella Sua vigna, giacchè “la messe è molta e gli operai sono pochi!” Checchè se ne dica, di sagrestie scarne e di chiese sempre più vuote, del sacro scalzato da sedicenti innovazioni laiciste, in nome di una modernità alla quale la Chiesa non può restare indietro, Cristo ancora bussa alla porta del cuore umano. E lo fa con quella discrezione propria di un invito, senza imposizione, di una proposta salvifica, nella libertà individuale! Ed in ogni tempo, nonostante  crisi, non mancano i segni, che invitano a riflettere sull’andare umano e sul fine esistenziale.

Tra paradisi edonistici e mode giovanili, nella bombardata era virtuale, che irretisce sempre più giovani, la proposta di seguire un’orma, calcata oltre Duemila anni fa da un Uomo morto in croce, per amore dell’umanità. Questo il senso della risposta, che ben 14 giovani dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, hanno dato alla chiamata sacerdotale, ricevendo nei giorni scorsi, dall’Arcivescovo Luigi Moretti, in occasione del suo ventennale vescovile, l’Ordine sacro per andare nel mondo, a pascere il gregge universale. Solenne e commovente la concelebrazione eucaristica nella Festa del Sacro Cuore di Gesù, in una Cattedrale assiepata di fedeli, nonostante l’afa strapazzante, per stringersi intorno ai novelli presbiteri con affetto e gratitudine. I neo sacerdoti, seguiti da Moretti nel percorso seminariale, hanno stretto mani, abbracciato parenti, sorriso a fedeli!

Tra loro, sta continuando a rimbalzare all’attenzione delle cronache, la famiglia De Angelis di Bracigliano con cinque figli: ben tre fratelli, di cui due gemelli, Carmine e Ferdinando trentenni, insieme al maggiore Roberto di trentaquattro anni, chiamati alla vita consacrata ed ordinati lo stesso giorno! Giovani, con studi universitari alle spalle, che hanno coltivato la chiamata, dopo l’ascolto in preghiera dinanzi al SS.Sacramento, confrontandosi poi in un comune sentire. Per loro, come per altri tre del ridente Comune irnino di circa 5.500 anime, Alfonso Basile, Raffaele Mazzocca, Giovanni Galluzzo, senza dubbio fondamentale il supporto del parroco, don Emmanuel Vivo, che li ha diretti spiritualmente, aiutandoli ad un corretto discernimento. La bellezza della chiamata sacerdotale, per i genitori De Angelis, accolta con gioia, giacchè han gettato le basi, con il loro esempio, la preghiera e la vita. Alla solenne ordinazione, accanto all’Arcivescovo Moretti,  il Vescovo di Sulmona, Mons. Michele Fusco e gli Arcivescovi emeriti Mons.Michele De Rosa e Gerardo Pierro. E ieri sera, la comunità di Bracigliano, in festa sì è  stretta nella solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Vivo, accanto ai 6 neo ordinati, che hanno ricevuto l’abbraccio concittadino, dopo quello istituzionale del Sindaco Antonio Rescigno e dell’intera Amministrazione comunale. Commossi i genitori, che nei primi banchi hanno ricevuto affetto e complimenti augurali per le nuove vocazioni. Per i fratelli De Angelis, un po’ come le tre sorelle di Lisieux nel Carmelo. Toccherà ora che spicchino il Volo, per arare nella vigna del Signore in un  momento storico che, come ogni era, tra tante ombre, sprigiona  ancora tanta luce vocazionale!