Conosciamo i Balega (Congo RD): il nuovo re e la moglie lebbrosa

padre Oliviero Ferro, missionario saveriano  

Nel paese Naombe viveva un re molte vecchio e malato e gli era ormai impossibile governare. Finalmente, prese la decisione di cedere il regno al figlio Kalenga e di mettersi a totale riposo. Il nuovo re emana il suo primo editto che viene proclamato in tutto il regno:”invito tutti i lebbrosi a lasciare il territorio del mio regno e ad andare a cercare asilo altrove. Concedo il tempo di tre mesi, passati i quali, i lebbrosi che verranno trovati nel mio regno, verranno uccisi”. Firmato: il re Kalenga. Nel frattempo, il nuovo re celebra le sue nozze e accoglie nel suo palazzo la più felice delle ragazze, il cui nome è Amida. La vita continua nel migliore dei modi e i due sposi si amano perdutamente. Dopo due mesi si annuncia pure l’erede e la felicità è immensa. Il re, invitato da un altro re, lascia la moglie col bambino che cresce nel suo ventre, raccomanda al maggiordomo e ai servi la miglior cura e parte per un lungo viaggio. Tutto procede per il meglio, il servizio è perfetto e la regina vive nell’attesa del suo signore. All’inizio della seconda settimana, la regina si sveglia e sente che non va. Si passa una mano sul viso e sente come se ci fossero delle abrasioni e sente dolore. Guarda le braccia e il resto del corpo e si scopre lebbrosa. Decide di mantenere tutto nascosto fino al ritorno del marito. Il mattino stesso, al momento della prima colazione, non si mostra a nessuno e suggerisce di mettere tutto fuori della porta del suo appartamento. Da quel giorno lei resterà sempre rinchiusa. Tutti si pongono domande che,d’altronde, rimangono senza risposta. Dopo un mese, il re ritorna col grande desiderio di rivedere sua moglie col gran pancione e ne chiede subito notizie al maggiordomo e ai servi:”Come sta la regina?”. La risposta non piace al re:”Pensiamo bene, ma non lo sappiamo veramente, poiché da ormai tre settimane resta chiusa nel suo appartamento e non si mostra a nessuno”. Il re si precipita verso l’appartamento della moglie, si annuncia e,entrato, abbracciandola, scopre tutta la verità. L’amava troppo ed è escluso che subisca la sorte di un comune lebbroso. Il re sa che in un villaggio lontano, in piena foresta, vive una guaritrice anziana veramente dotata di immensi poteri contro ogni malattia. Decide che l’indomani, verso le quattro del mattino, la donna partirà col suo cavallo alla volta di quel villaggio. E così avviene. L’anziana guaritrice accoglie con tutta la venerazione possibile la sua regina e la cura con tutta l’arte a sua conoscenza. In capo a pochi giorni, la regina ha riacquistato le sue forse, le piaghe sono ben seccate, ma non scomparse. Quella sera l’anziana signora dice alla regina:”La cura è terminata e puoi ritornare a casa. Ti consegno queste tre cose: un sasso, un sapone e una spazzola. Domani mattina partirai, e, arrivata al fiume, in vista della reggia, attraverserai il ponte e ti fermerai sulla riva destra. Entrerai nell’acqua e ti passerai, prima il sasso su tutto il corpo, poi il sapone e quindi la spazzola e vedrai la tua pelle diventare come quella di un bambino. Sarà tanta la tua gioia e felicità di essere guarita e di poter riabbracciare il tuo signore che potrai dimenticare una di queste tre cose. Ti scongiuro, non dimenticare niente e portale con te al palazzo. Ti saluterò domani alla partenza”. E’ tanta la gioia e la frenesia di tornare al palazzo che prende alla rinfusa quanto le sta sotto gli occhi, monta a cavallo e via. A cento metri dalla porta principale, si ferma per controllare se aveva preso tutto. Non trova il sasso. Torna indietro e si precipita verso il fiume. Troppo tardi. La lebbra ritorna e in breve è solo una piaga. Passa un uomo e grida:”Lebbrosa”. Altri si fanno avanti, raccolgono più pietre che possono e in poco tempo il corpo della regina è per terra, in una pozza di sangue e senza vita.