L’Italia: un Paese vecchio

Giuseppe Lembo

Mentre si discute animatamente con gli uni contro gli altri armati, l’Italia, Paese ormai vecchio e scricchiolante, si va inevitabilmente negando al futuro. Si va cancellando e quindi va scomparendo, dimostrandosi assolutamente incapace di difendere uomini e cose; uomini fortemente invecchiati e senza ricambio generazionale, cose logorate dal tempo e dall’uso usurate e messe fuori uso, per mancanza della dovuta manutenzione per garantirne il funzionamento ed evitare che possano diventare pericolose per gli italiani sempre meno garantiti; sempre più esposti a pericoli crescenti che non fanno dormire sonni tranquilli a nessuno; a nessuno degli italiani, dal Nord al Sud del Paese, dove c’è un clima di diffuso smantellamento e di mancate certezze; dove c’è, soprattutto, un clima di grande preoccupazione per il “fragile italiano” che non ci garantisce nella nostra quotidianità del vivere sempre più ad alto rischio. Ad alto rischio è l’Italia per chi usa le strade insicure e spesso causa anche di morte per disastri sempre più spesso annunciati (è tragicamente attuale la tragedia del cavalcavia in provincia di Lecco, crollato sulle auto in transito, pur essendone stata evidenziata la pericolosità da parte della proprietà ANAS e/o da parte della provincia ente gestore). È questo, un caso tragico della mala Italia, nella Lombardia del tutto va bene; figuriamoci che cosa riserva l’Italia del Sud ai tanti italiani che, purtroppo e sempre più, devono ormai mettere in conto che si può morire dello “sfascio Italia”, con un Paese sempre meno virtuoso, falsamente garantito dalla mala politica con il falso messaggio del “tutto va bene”. Oltre al pericolo rappresentato dalle strade con viadotti e gallerie non preventivamente controllati, non mantenuti, dove può capitare in ogni momento, un catastrofico cedimento da collasso strutturale, a causa di una realizzazione non conforme al buon fare nell’interesse di tutti; tanto, soprattutto, nell’interesse della vita di tutti gli italiani che, stando così le cose, possono anche morire di “indifferenza italiana”. Ma oltre alle strade, alla viabilità italiana ed ai trasporti sempre più logori, sempre più invecchiati e senza la necessaria manutenzione, l’Italia senza ormai controlli, è a rischio per gli italiani ovunque vivano ed ovunque la abitano. In città, come nelle piccole realtà di Paesi ormai senz’anima, indifferenti a chi governa, perché Paesi fantasma; perché ormai asilo di disperata solitudine per i solo pochi vecchi, sempre più abbandonati a se stessi. Ma non finisce qui! Le situazioni gravi del rischio Italia sono, purtroppo, infinite. Anche le nostre case, indifferenti al sistema Italia, sono ad alto rischio per mancati controlli e/o per mancati adeguamenti strutturali capaci di resistere anche a situazioni naturalmente emergenziali come le calamità naturali, prima delle quali, il terremoto che, quando e purtroppo spesso, viene a trovarci, oltre ai danni alle case, si carica anche di tante sofferenze umane e di morte che, un’adeguata prevenzione, poteva sicuramente evitare e/o almeno ridurne il peso e quindi il disumano costo di vite umane, con tante, tante, lacrime e sangue italiano. Ma oltre alle nostre case, insicure sono la maggior parte delle nostre scuole, frequentate dai nostri figli e nipoti. Non se ne parla di intervenire per adeguarle, perché non ci sono risorse; non ci sono le risorse italiane da destinare al bene italiano, perché maldestramente spese con un fare allegro e truffaldino, dove a comandare è il potentissimo sistema di illegalità diffusa e sempre più spesso colluso con i poteri costituiti in un intreccio mortale illegalità, politica, burocrazia canaglia, purtroppo, sempre più padrona del sistema Italia, un sistema maldestro, fortemente corrotto che proprio non fa funzionare il nostro Paese, rendendolo sempre più un Paese triste, da futuro negato. Il sistema Paese Italia, è un sistema fortemente invecchiato. Un sistema di insieme strutturale poco controllato e, sia nel pubblico che nel privato, sempre più abbandonato a se stesso; tanto, con grave danno per gli italiani che, da umanità insicura, sono a rischio insicurezza per un grave  mancato fare italiano, finalizzato a garantire la sicurezza delle gente che deve civilmente e democraticamente potersi fidare di chi la governa; di chi ha ricevuto nelle proprie mani, un mandato di rappresentanza democratica che va assolutamente rispettato, onorando il contratto valoriale tra eletti ed elettori; tra cittadini e governanti che non devono assolutamente essere indifferenti ed inopportunamente disattenti nel loro mandato di rappresentanza democratica ricevuto dalla sovranità popolare oggi da noi messa da parte, come cosa fastidiosamente inutile. Molto può fare la buona politica che purtroppo non c’è e che deve assolutamente esserci e con impegno, riaccendere i valori di quell’insieme italiano che è stato disumanamente cancellato per gravi egoismi di parte che fanno male, tanto male al futuro italiano, un futuro sempre più negato, per essere gli italiani, più che cittadini, sudditi in un Paese falsamente civile ed ancor più, falsamente democratico; tanto, non sapendo rispettare gli italiani, messi da parte ed esclusi da ogni possibile partecipazione, così come deve essere in una società culturalmente viva, con la gente protagonista nel ruolo socialmente utile della saggia cittadinanza attiva.