Salerno: Cstp, il disagio continua

Camilla Rella

Prendere un mezzo di trasporto pubblico per spostarsi all’interno della propria città e nelle zone limitrofe dovrebbe essere una delle azioni quotidiane più semplici e tranquille. Un trasporto pubblico efficiente migliora la città e il benessere dei cittadini. Sarebbe bello vivere tale situazione anche nella nostra città. La Cstp continua a far parlare di sé, dopotutto com’è che si dice?! “Nel bene o non male purché se ne parli”, scriveva Oscar Wilde. In questi ultimi anni abbiamo visto innumerevoli corse cancellate, saltate e autobus sempre in ritardo, per non parlare della scarsità del servizio offerto durante il periodo delle Luci d’Artista poiché la maggior parte dei mezzi è destinata all’uso di navetta per la tratta Arechi – Concordia e viceversa. Il disagio per i cittadini non finisce qui. La Cstp cade a pezzi, o meglio i suoi autobus e non in senso metaforico. In molti ricorderanno l’inconveniente, avvenuto circa un mese fa, in cui a un autobus in servizio sul rione Carmine è caduto il parabrezza. Sedili sfasciati, fili elettrici scoperti penzolanti sui sedili, luci a neon rotte, finestrini bloccati, porte che non si chiudono bene e delle volte, per distrazione o malfunzionamenti, restano aperte mentre l’autobus è in movimento. Pensando a queste situazioni è poca cosa viaggiare in un autobus che fa acqua quando piove o ritrovarsi con il conducente di turno scontroso o che parla animatamente con l’auricolare. La triste verità è che tutte queste disfunzioni non dovrebbero sussistere, sia per l’incolumità di chi è all’interno dell’autobus, sia per chi circola per strada. La maggior parte dei cittadini coscienziosi usufruisce di questo servizio di trasporto pubblico obliterando regolarmente il biglietto e si trova spesso in questi quadretti spiacevoli. Una nota dolente è il trasporto universitario. Per uno studente prendere un autobus universitario è un terno al lotto, seguito da sgomitamenti vari per salire all’interno e la conseguente corsa al posto libero. Gli autobus universitari 17 e 27 percorrono la tratta Fuorni – Università, seppur seguendo due percorsi diversi, raggiungono la destinazione in un lasso di tempo  che va dai 30 ai 40 minuti, nonché il numero 7 che effettua il percorso stazione ff. ss. – Università.  Sarebbe auspicabile che l’addetto alla gestione dei mezzi prevedesse l’uso di autobus più idonei a percorsi lunghi, con maggiori posti a sedere e minori posti in piedi, giacché il tragitto prevede un percorso sul raccordo autostradale Salerno – Avellino, tratta che secondo il T.U. non consente il trasporto di passeggeri in piedi. Ci auguriamo che una città a grande vocazione turistica e che si fregia di essere sede della Scuola Medica Salernitana abbia un trasporto pubblico civile, comodo e soprattutto puntuale.