Napoli: Paolo De Matteis, opere esposte in più di 60 chiese ma pochi critici lo ricordano

Il Pittore Paolo De Matteis  (Piano di Orria  1662 -Napoli 1728),  esponente di spicco della pittura napoletana a cavallo tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento, è stato per troppo tempo “dimenticato”.   Soltanto nel 1958, grazie all’intervento del grande Storico dell’Arte Ferdinando Bologna, il Pittore è stato reinserito nella sua giusta dimensione artistica e considerato un protagonista, in autonomia rispetto al Solimena e al Giordano. Perché questa dimenticanza? Perché ai suoi tempi il De Dominici, biografo, lo considerava “ mediocre”, perché antagonista del Solimena, suo preferito. Poi, però, gli ha dedicato un intero Capitolo delle sue “Vite…”. Perché? Perché aveva capito che il più grande allievo di Luca  Giordano,ritenuto spesso “più lesto del suo Maestro” , aveva raggiunto grandi traguardi nel campo della pittura e dell’affresco, anche da giovanissimo, sia al seguito del Giordano a Napoli che del Maratta a Roma.  Lo storico Antonio Infante, originario di Piano Vetrale, famoso per le sue numerose pubblicazioni, sin dal 1977 cominciò a raccogliere informazioni, notizie e dati sul Pittore. Si recò anche in numerose chiese, Istituti e Musei italiani per osservare tele e affreschi del suo conterraneo “Paoluccio della Madonnina”.  Questo appellativo gli fu attribuito, da giovanetto, in paese, perché il volto della madre era delicato e bello come quello della Madonna e spesso lo utilizzò per dipingere il volto della Vergine. Nel1989 aGuardia Sanframondi (BN) ci fu una Mostra di tutte le opere presenti in città del De Matteis. Va detto subito che il Nostro frequentò, a partire dal 1699, per molti anni questa città insieme al più diretto collaboratore Giuseppe Mastroleo e vi ha lasciato affreschi di grandissimo pregio e tele di inestimabile valore pittorico, che si possono ammirare in varie chiese; basti citare quella di S. Sebastiano.  Alla Mostra seguì un Catalogo da titolo: “Paolo De Matteis – A Guardia Sanframondi  15 luglio – 15 settembre1989”. Questo contiene numerose schede  riguardanti la città, il Pittore e le sue opere, dettagliatamente.  Gli autori sono gli stessi organizzatori della Mostra, tra i quali desidero ricordare Ferdinando Creta e Luca Iuliani. Chi scrive ha avuto modo di leggere il Catalogo e di osservare “de visu”  moltissime opere e affreschi presenti in città, accompagnato  dal prof. Luca Iuliani che con grande disponibilità fece da cicerone alla mia delegazione  e ci guidò in numerosi luoghi dove si trovano le opere del De Matteis.  Nel 1990 Infante pubblica “Paolo De Matteis di Piano del Cilento”. Da quel  momento si riversa su tutta la popolazione del Comune di Orria (SA) e del Cilento una valanga di notizie relative al suo paese; alla sua famiglia (che  “ab origine” era Di Matteo); alla sua permanenza a Napoli, Roma e Parigi; alle sue nozze; ai suoi discepoli e alle sue opere nel Cilento. Finalmente il grande figlio di Piano Vetrale era stato riportato sul giusto podio, che da tanto tempo meritava!      Nello stesso periodo (1981) nasceva a Piano la “Pro Loco”  intitolata giustamente al suo grande “compaesano”. Questa si propose di continuare la lodevole iniziativa del Concorso pittorico “Pennello D’Oro”, cominciata qualche anno prima. A Piano Vetrale giunsero ogni anno, e tuttora continuano, pittori affermati e non, per proporre con entusiasmo e grande abilità le loro tecniche pittoriche e realizzare stupendi Murales lungo le vie e sui muri delle case del paese. Da molti anni Piano è diventata meta di personaggi illustri, di giornalisti e di turisti che si recano in un modesto paese, ricco di storia, per vedere non solo la casa in cui nacque il grande Pittore, sulla facciata della quale è stata posta una targa recentemente inaugurata , ma anche i numerosi Murales, realizzati nel corso degli anni e custoditi gelosamente dagli abitanti, come se li avesse realizzati lo stesso “Paoluccio”.  Le sue opere sparse per il mondo sono state elencate e in parte illustrate, ancora una volta, dallo storico Infante nel volumetto “Dimensione mondiale di Paolo De Matteis “ (2009) al quale ho collaborato scrivendone la presentazione e per aver tradotto dal tedesco sette didascalie di Nicola Spinosa , che illustrano  altrettante stupende tele del Pittore . L’ ultima scoperta (marzo 2014) relativa alle opere di Paoluccio della Madonnina nel mondo è avvenuta a Gerusalemme. Davanti alla Basilica del Santo Sepolcro, in una Edicola sacra, c’è un dipinto dal titolo: “Resurrezione  di Cristo” (151,5×142 cm); recentissimi restauri, poiché era molto annerito dal fumo dei ceri votivi, hanno stabilito che è firmato dal De Matteis. E’ incredibile. Un Pittore ignorato dalla Critica per circa due secoli, il migliore allievo di Luca Giordano, famoso a Roma e a Napoli già a 18 anni, ha avuto l’onore di “vedere” un suo dipinto esposto davanti al Santo Sepolcro di Gerusalemme! Desidero concludere ricordando che l’anno scorso, nel Museo Diocesano di Vallo della Lucania, per oltre due mesi, è stata allestita per la prima volta la più grande Mostra di tele del De Matteis, provenienti da luoghi pubblici e da collezioni private. E’ stato un evento culturale importantissimo, il merito del quale va riconosciuto ancora una volta a don Gianni Citro, all’Avv. Francesco Castiello, alla “Pro Loco Paolo De Matteis” e ad altri Enti. A Napoli le opere del Nostro sono esposte almeno in sessanta chiese o in altri luoghi : dal  Duomo al Gesù Nuovo; da Santa Caterina a Formiello a S. Gregorio Armeno; da San Ferdinando “la chiesa degli artisti” alla chiesa della Concezione al Chiatamone .In quest’ultima una lapide marmorea, finemente decorata, con epitaffio in latino, preparato dallo stesso De Matteis in vita, ricorda il  luogo della sua sepoltura. Dal 15 aprile2013 aPiano Vetrale, davanti alla Sala dei Convegni troneggia, degnamente inaugurato, un busto in bronzo del più illustre figlio di Piano e del Cilento. Ma l’emozione più grande è vedere le sue opere dal vero!

Giacomo Di Matteo