Leguminosa, successo aziende aree interne campane

Alberto De Rogatis

Si è chiusa col botto la prima edizione di Leguminosa alla Galleria Umberto I di Napoli, evento dedicato al mondo dei legumi ed organizzato da Slow Food Campania in collaborazione con Slow Food Italia. Una domenica affollatissima, appassionati e curiosi tutti attratti dalle eccellenze campane, e non solo, presentate dai produttori; un modo nuovo per avvicinare la gente al consumo dei legumi e conoscerne più approfonditamente le caratteristiche e la provenienza. Un evento che ha premiato la qualità e la professionalità di tante piccole e medie realtà agricole sparse in tutta la regione, con la partecipazione anche di aziende di Basilicata, Puglia e del centro-nord. Le produzioni nel settore legumi, in special modo delle aree interne d’Irpinia, Sannio e Cilento hanno ottenuto notevole interesse da parte di un pubblico napoletano che evidentemente sente forte il richiamo alla genuinità e alle origini del buon cibo. Fagioli, lenticchie, ceci, fave e tanto altro ancora, insieme ai buoni oli extravergine di oliva del territorio, davvero una ricca esposizione per ricordare che il patrimonio leguminoso di qualità rappresenta un’efficace alternativa all’imperante alimentazione a base di carni. Una passione per la genuinità che fa amare la propria terra e i frutti che sa dare, come il caso dell’azienda lucana Pierdesiis di Viggiano produttrice dei Fagioli di Sarconi in un inimitabile “habitus nutritivo” per sua stessa definizione, o la Beatrice Fiorenza di Montecalvo Irpino, o anche il caso di Sole di Cajani, azienda di Caggiano nella Valle del Tanagro che vanta tra le produzioni ceci e fagioli da agricoltura biologica, ed i carciofi bianchi di Pertosa sott’olio. “Queste iniziative vanno incoraggiate al Sud come in ogni parte d’Italia – spiega Pietro Raimondo di Sole di Cajani – perché offrono una panoramica interessante sulle produzioni di eccellenza ad un pubblico molto desideroso di conoscere ma sovente distratto da una quotidianità metropolitana troppo frenetica”.  Nel corso della tre giorni a Leguminosa si sono succeduti anche convegni sull’educazione al gusto e laboratori guidati da affermati chef campani.