La pubblicità ingannevole dei mercati liberi

Amedeo Tesauro

In questi giorni un’indagine dell’Autorità per l’energia (AEEG) ha rivelato che nell’ambito nel cosiddetto “mercato libero”, i costi per energia elettrica e gas sono più alti rispetto al mercato protetto, al quale comunque rimane legato oltre l’ottanta percento delle famiglie italiane. Un paradosso apparentemente, considerando che il mercato dovrebbe creare concorrenza e abbassare i prezzi, invece di aumentarli. Al di là di discorsi di carattere generale sulle privatizzazioni e i loro danni e benefici, va detto che nell’ambito di certi mercati a farla da padrone è una generale poca chiarezza che inevitabilmente ricade sui soggetti deboli. Anziani, stranieri, o semplicemente persone poco avvezze a scandagliare le offerte nei minimi dettagli, sono individui a rischio, facilmente manipolabili dal venditore di turno disposto a tutto pur di portare a casa il contratto. La tecnica di vendita è aggressiva, con operatori rampanti che promettono un risparmio facile e certo, immediato e durevole, salvo sorvolare sui dettagli apparentemente marginali che in molteplici casi risultano poi determinanti. Chi non conosce e crede al risparmio va incontro a una realtà che necessita invece di un’attenta analisi che il contesto telefonico, o anche l’incontro porta a porta, non permettono. In passato, ad esempio, molta confusione aveva creato Enel Energia, ente privato che seppur creato dalla stessa Enel non aveva a che fare con quest’ultima. Tanti caddero nell’errore, generato da una poca trasparenza che fu infatti denunciata dalle associazioni dei consumatori. Ma in generale l’aggressività di certe tattiche di vendita si affianca a delle offerte stratificate i cui calcoli degli effetti collaterali sono sempre lasciati all’utente. Vale per il mercato libero dell’elettricità e del gas (che a questo punto non possiamo nemmeno definire tale, data l’assurdità della maggiore spesa), ma in generale per ogni ambito ad alta concorrenza in cui spesso la trasparenza latita. Nell’ambito dei cellulari, per esempio, ogni compagnia offre numerose offerte per venire incontro all’utente, proponendo quasi un servizio personalizzato che tiene conto di numerose variabili e fattori. Tutto in favore della convenienza naturalmente, dimenticando di dire però che le tariffe italiane sono tra le più alte dell’intero continente proprio perché non vi è vero scontro tra operatori grazie alle offerte troppo diversificate. Di fronte a scenari caotici, la cosa migliore da fare è sempre informarsi, confrontare, valutare. Valutare le offerte certamente, ma soprattutto le proprie esigenze, solo così è possibile arrivare a stabilire cosa si vuole e cosa fare. Nell’epoca in cui elettricità, telefonia e internet sono diventati bisogni primari, ottenerli al minor prezzo necessità dello sforzo di informarsi. Solo così si può discernere tra decine di offerte e combinazioni, tra le quali si nasconde la più adatta a noi alle nostre tasche.