Salerno: Arechi, guarigioni XXVIII° congresso Servi Cristo Vivo

Rita Occidente Lupo

Un appuntamento annuale, presso lo Stadio Arechi, ormai consolidato. In religioso silenzio, tra canti e preghiere, curiosi e fedeli, anche sotto il sole dardanico. Ore di meditazioni e di suppliche verso il cielo, al clou con la processione eucaristica e la preghiera di guarigioni. Fotografie, braccia levate verso il cielo, occhi chiusi, corone del Rosario tra le dita…la lode, quella che il canto in lingua suggella, a dire che Cristo è vivo e continua ad operare guarigioni ogni giorno. Di qui l’afflato corale, sotto la guida dei grandi conferenzieri, che costituiscono la rosa “speciale” del Movimento. Dopo le toccanti parole di Claudia Koll, la cui conversione non cessa di strappare ancora commozione, per il tratto serafico che l’attrice oggi rivela nel volto, le parole di Padre Dario Betancourt, invitanti all’ascolto della Parola  durante la narrazione, di fatti accaduti. E’ nell’illustrare il messaggio evangelico, come ai tempi dell’indimenticato padre Emiliano Tardiff, che si verificano fenomeni straordinari. “Tutti abbiamo diritto a lamentarci dei nostri mali, ma laddove non conosciamo la spiegazione, perchè il mistero incombe, l’affidamento incondizionato a Cristo, sull’esempio di Gesù sulla croce! C’è qualcuno in mezzo a voi che prega intensamente per un infermo: un gruppo, anzi, che lo sta facendo con fede. Gesù l’ha guarito ed ora il malato sta pranzando: contattatelo al cellulare per il riscontro!” Di qui, l’assenso: fazzoletti bianchi svolazzanti dagli spalti dell’Arechi. Ed ancora: “C’è un ragazzo che è chiamato al sacerdozio, il suo nome inizia con la lettera F. Finora i familiari hanno tentato di distoglierlo, ma risponda con gioia alla consacrazione, il prossimo anno sarà con noi su questo palco. Ce n’è un altro che invece sta seguendo mediaticamente questo convegno: è fidanzato, ma si prende gioco anche di un’altra ragazza che non sposerà mai. Sta illudendo quest’ultima: la lasci, così troverà la pace!”Inoltre “Una famiglia sta trascinando giudizialmente un’altra per denaro, grazie anche alla complicità legale. I soldi ingiustamente guadagnati, arrecheranno loro danno. Rinsaviscano e la smettano di usare tale ingiustizia verso il loro prossimo!” Tuonante padre Betancourt, tra scroscianti applausi e lodi. Al termine della celebrazione, il famoso guaritore  intervisttato: “Non è questo tempo particolare, ma come tanti altri. I segni divini abbondano: di qui il messaggio, prima di morire ed i carismi, generosamente distribuiti, attestanti la Sua presenza accanto a noi sempre! Ritornare a Lui, come il figliuol prodigo, necessario!”  Un Dio amore, che perdona ed attende, senza mai smettere di bussare al cuore umano, tratteggiato anche da Padre Michele Vassallo, guida spirituale e fondatore dei gruppi carismatici. “I segni dei tempi? Le alluvioni di Lourdes? Il cielo si sta ribellando per la natura posta sotto corruzione dal peccato. Papa Francesco un alito nuovo, un’ondata di spirito rinnovatore.” Di Dio amore ha parlato anche Padre Elias Vella, grande esorcista, puntuale all’appuntamento annuale. I Servi di Cristo Vivo, ormai splamati in tutto il mondo, continuano ad evangelizzare e, con i carismi ricevuti, a dar testimonianza dell’esistenza divina: in un momento in cui sembra che il relativismo l’abbia vinta sul sacro e che il male, unica roccia per affrontare il presente incandescente, l’amore di Cristo, debellatore d’infermità e di malessere, unico guaritore dell’animo, prima che dei corpi.