Salerno: Maya, la fine del mondo a Natale?

Tante le dicerie allarmistiche, sulla presunta fine del mondo, in base al calendario Maya. Pertanto il nostro quotidiano ha organizzato un momento di conoscenza della volta celeste a riguardo e grazie al CANA, maggiori ragguagli sul periodo imminente. Nel salotto raccolto, messo gentilmente a disposizione dalla prestigiosa Libreria Guida e in collaborazione con il Centro Astronomico “Neil Armstrong” di Salerno (CANA), si è tenuta pertanto una conferenza avente ad oggetto il Solstizio d’inverno  e a seguire una dissertazione sul significato astronomico del Natale. Dopo una breve introduzione del nostro Direttore Responsabile, Rita Occidente Lupo, l’Ing Alberto Fienga, presidente del Centro, ha intrattenuto il pubblico illustrando, con il valido aiuto di supporti audiovisivi le “cause” relative al fenomeno del Solstizio d’Inverno, che per quest’anno si verificherà il giorno 21 dicembre alle ore 11, 12. Sarà il punto più di minima altezza sull‘orizzonte,  che il Sole raggiungerà e di seguito gradualmente le ore di luce diurna tenderanno lentamente ad aumentare. Ma oltre al mero fenomeno astronomico, il periodo nei pressi del solstizio è ricco di significati. Si avvicina la fine dell’anno civile e più importante ancora il periodo natalizio. In questa ottica ha lavorato la seconda relazione tenuta da Vincenzo Gallo, consigliere dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), nonché segretario tesoriere del CANA, che quest’anno compie trent’anni di attività,  illustrando come la data in cui si celebra il Natale di Gesù, sia il frutto di una serie di interpretazioni simboliche, che affondano le radici non solo nelle pratiche degli antichi cristiani, ma anche nei fenomeni astronomici, primo tra i quali, dopo il solstizio d’inverno, l’aumento della luce che proprio a partire dal giorno 25 dicembre inizia a diventare percepibile. Ma oltre al fenomeno in sè legato al Natale, è stato approfondito anche il mistero che avvolge l’oggetto celeste che avrebbe guidato i Re Magi verso la Palestina, la famosa cometa che usiamo mettere sulla capanna della Natività. In realtà non si trattò di una cometa, il mistero è ancora fitto, ma una possibile soluzione forse è stata individuata. Al termine ha avuto inizio il consueto “bombardamento”  delle domande da parte del pubblico ed inevitabilmente la discussione si è estesa alla famigerata “fine del mondo” prevista per il prossimo 21 dicembre, stando ad una capziosa interpretazione relativa ad un azzeramento del calendario praticato dall’antico popolo sudamericano dei Maya. L’Ing. Fienga, dati alla mano, con una spiegazione magistrale, ha demolito questa interpretazione …..salvo imprevisti, il panettone anche per quest’anno è salvo!