Mercato San Severino: Istituto Paritario Colombo, istruzione al passo coi tempi

Rita Occidente Lupo

La crisi dell’istruzione, abbinata a quel fatidico mal di scuola, che non assedia con crampi allo stomaco solo in quella vendittiana “Notte prima degli esami” di maturità. In tanti, infatti, ancora ad incrociare le dita dinanzi all’assedio dl tempo libero, sempre meno libero, da una scuola che richiede i suoi tempi. Ed impone i suoi ritmi, attraverso un dictat disciplinare, che deve anche formare la personalità dell’uomo e del cittadino. Ancora, nel nostro Paese, malgrado i parametri europei strizzino l’occhio ad una cultura spendibile nel sostrato sociale, notevole resistenza a credere che i banchi, offrano chance per la vita. E soprattutto per il mondo del lavoro. Alla luce dei carenti livelli occupazionali, che non offrono spaccati rosei, per chi ha sempre guardato alla scuola come passepartout per lavorare, tanti adolescenti e giovani sempre più indecisi sull’indirizzo da dare alla propria esistenza. Skipper confusi, malgrado l’ orientamento miri più a cacciare iscrizioni, che ad illustrare praticamente ai discenti cosa riservi il corso di studi: in alcuni contesti, pare che la caccia alla balena bianca, unico obiettivo contro le vertiginose contrazioni, le mappature verticali, il ridimensionamento. Di qui, spesso l’apatìa nello sfogliare tomi, che non sembrano più rispondere all’era virtuale. Malgrado facciano di tutto, le case editrici, per cercare di attrezzarsi a riguardo: nuovi testi, con tanto di sussidi multimediali, per far sì che non sia solo la stampa, a dettar legge. In tale scenario, ancora chi si lascia andare ad altro. Chi opta per altre attività pomeridiane o per lo svago domestico, più che dedicarsi all’apprendimento culturale. Soprattutto quando non si crea feeling con la didattica curriculare. Quando determinati contenuti, ostici perché lo stesso docente, non riesce a modulare il proprio sapere, sulle esigenze delle nuove generazioni. Di qui il drop out, che la dice lunga in tema d’abbandoni. Anche se l’elevato obbligo coarta quasi un diritto! Che non viene però vissuto positivamente. Fruito per la vita. Ritiri, incertezze, abbandoni…drastica decisione quest’ultima, a volte per chi si vede impossibilitato a portare a termine un successo scolastico. Non sempre la scuola pubblica, di massa, riesce ad individualizzare l’insegnamento. Ed a far quadrare la valutazione sui singoli discenti. Anche se le riforme, calate dall’alto, non desistono dal giro di boa, ad ogni nuovo governo. Che al di là del colore politico e delle aspettative, resta sempre nel boomerang mediatico di chi s’augura che esista una bacchetta taumaturgica, per sanare i mille problemi che l’agenzia educativa denuda costantemente. Intanto, nuove generazioni, nuovi talenti, chiedono al proprio tempo, di poter essere garantiti in un’alfabetizzazione senza riserve. Ma, quando il pubblico non regge la sfida, ecco che il privato ruba la scena. Se ne ha le credenziali. E se vanta a suo attivo, carte in regola per la competitività. LIstituto Paritario “Colombo”, al termine di un altro anno scolastico, che sta registrando ancora maturandi in uscita, traccia un bilancio della sua attività. Con un unico corso di Tecnico Economico ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing, ubicato nella zona residenziale della frazione S. Vincenzo di Mercato San Severino, tra il verde, vanta locali nuovi ed aule multimediali. Frequentato da allievi non solo del Comune irnino, in un clima di serenità, saluta sempre con una corda di malinconia quanti si congedano dallo staff docente e dal dirigente scolastico, al termine del corso di studi. Che non sembra affatto costituire un onere, a chi della scuola non fa una ragione di vita, ma la considera come tappa necessaria al sapiente crescere umano. In un clima di colloquio, i contenuti culturali calati nella contemporaneità, con una programmazione che non appesantisce le ore curriculari. Inoltre, diversificate attività extrascolastiche, che s’intersecano con la programmazione vera e propria, ispessiscono l’offerta formativa. Dal teatro, alla legalità, transitando per ambiente, informatica, lingue straniere, con estrema professionalità e quant’altro viene di volta in volta ospitato tra gli ampi locali o messo in cantiere, sotto la regìa delle stesse scolaresche. Bypassando note pessimistiche, la formazione, grazie al Formed, un tuttuno col Colombo. Una carrellata d’opportunità, volendo andare lontano, pur restando coi piedi a terra. Il che, francamente, coi tempi che corrono, tutt’altro che poco!!