Nocera Inferiore: prove tecniche d’elezione con nuove alleanze

Rita Occidente Lupo

Con le rondini primaverili, fremeranno le urne per le nuove competizioni amministrative, che registreranno un Agro in fermento d’alleanze e di coalizioni. Mai sindaco fu più veloce, nel cingere la fascia tricolore e nel ripiegarla in attesa di venti migliori. Così a Nocera Inferiore, dopo una campagna elettorale sul filo di lana, che aveva salutato un Udeur, a latere del centro-destra, dopo l’esclusione dalle poltrone provinciali, in appoggio al candidato di centro Manlio Torquato, nuovi scenari per il Comune che si mostra in affanno civico. E nuovi volti sfidano la scena, piccole formazioni o nuovi equilibri s’iniziano a posizionare sullo starter, in attesa che gli scenari nazionali possano ulteriormente delucidare se ci sarà la ferma intenzione di mutare davvero Il Porcellum. O se, invece, non saranno ancora biblici i tempi per pervenire ad una scelta più democratica dei candidati, non più designati dalle segreterie politiche. Non più calati dall’alto, prestati dal mondo mediatico o da quello sindacale. Da quello cinematografico o da quello canoro. Insomma, candidati che possano anche avere la stoffa e quest’è il dramma, per masticare politica. Nel momento in cui si demonizza una Prima Repubblica, congedandola come era dei parrucconi, poco mancato se incipriati o meno, di fatto pare che il vuoto istituzionale, il qualunquismo approssimativo e l’opportunismo occupazionale, deficitando le schermate lavorative nell’attuale scenario, panacea di chi acccosti la sedia ad un volto. Non più ad un simbolo: l’identità partitica ormai seppellita da un bel pezzo.. pallido ricordo nella nomenclatura d’una Prima Repubblica che aveva ben chiari i termini del voto democratico, con tanto di scudo crociato e di quello proletario, comunista, di lotta, con una bandiera rossa ostentante stelle, falce e martello! Oggi, nella proliferazione di volti, nel cilindro delle new entry, che senza neanche aver vissuto la classica gavetta dell’apprendistato, certamente non quella delle neo-scuole di formazione, nate all’ultim’ora più per moda, che per vero e proprio apprendistato, si fa fatica a decodificare la politica. Che non conta più nulla, asseriscono in tanti, come lo stesso governo tecnico, di fatto riuscito ad imbastire  malumori generali, collassati da un’economia allo sbando, prolassata da interessi troppo a lungo opportunistici. Solo per questo, anche se traballante, ancora in sella! Nocera Inferiore, dopo aver vissuto l’indecisione se riaffermare la sua tradizione con il centro-destra, dell’antica camicia nera del sindaco Aldo di Vito o del maglione rosso, del precedente sindaco Antonio Romano, ha optato alle amministrative scorse per la terza via, riappropriandosi di quei grani di saggezza popolare che non stancano mai: in medio stat virtus. Così nè Felice Ianniello, a capo delle liste di centro-sinistra nè Adriano Bellacosa, paladino cirielliano, assessore provinciale deposto per correre in Agro, hanano raggiunto Palazzo di Città al primo turno. Il ballottaggio, tra Manlio Torquato, con alle spalle antica tradizione di destra ed il delfino provinciale Bellacosa.  Il seguito, purtroppo, spento sul brindisi della vittoria di Torquato. Maggioranza risicata, inesistente…il sindaco, deposto dal podio. Nulla di fatto: nuovo giro, nuova corsa direbbe il giostraio di fortuna. Ed ora, un nuovo sprint, per tentare di rioccupare la prima poltrona comunale per il benessere civico, che tutti ventilano di desiderare. Scenderanno di nuovo in campo Bellacosa e Torquato con Ianniello? TC’è già chi azzarda che il centro-destra stavolta respirerà gli umori nazionali, che non gli fanno dormire sonni tranquilli. Mentre che la sinistra sta tentando d’attrezzarsi a risalire la china per la vittoria. Tra tanti proseliti, nuove linfe. E vecchi volti, antiche correnti, che di fatto esistono ancora negli stessi partiti. Tra questi, Luigi Pergamo, consigliere nazionale del Pri che con PierLuigi Vitolo, Lega del Sud, sta  dando man forte ad una lista che al momento non ha ancora scelto dove posizionarsi. “Ci preoccupa l’attuale scenario nocerino- commenta Pergamo- che sembra da troppo tempo abbandonato a se stesso. Non vorremmo che la situazione sfuggisse di vista anche ai papabili candidati a sindaco. Al momento non accettiamo nominativi calati dall’alto nè imposizioni, per cui ci stiamo muovendo con un dialogo diretto sul territorio con singoli cittadini, cercando d’entrare nei loro reali problemi quotidiani, senza puntare sulla chiacchierologia. E questo, per noi, è fare politica a fatti, non a fallaci promesse!”