Cetara: Lello Mansi “La fede supera ogni prova!”

Rol

Quella di Lello Mansi, un’esistenza apparentemente distrutta. Per chi si vede provato dalla vita, vittima della sventura, nel privarsi d’un figlio, in preda alla furia della natura. Raffaele di Atrani, papà di Francesca, deceduta nell’alluvione il mese scorso. Diacono permanente, anche lui presente al ricordo delle vittime a Cetara, dell’alluvione del 24 ottobre 1910. Testimonial di come la vita o, il caso avverso, stronchi l’esistenza, senza lasciar spiegazioni. Se non quelle che il cammino del cristiano, riesce a ricomporre, in un’accettazione della sofferenza, alla luce della fede. “Che non lesina prove- ha commentato Lello- e che non trovano spiegazione umana.” Lui, che durante la febbrile attesa delle ricerche di Francesca, durata 24 giorni, col fratello Pio, che ha avuto il privilegio di ricevere il sacramento della Prima Comunione da San Pio da Pietrelcina e che ha riconosciuto poi il corpo della nipote ripescato, non s’è mai lasciato andare allo sconforto per la sua Chicca. Ritrovata presso le acque eolie, a 140 miglia dal luogo della sciagura. Lei, Francesca, solare, laureata in economia turistica: al momento della tragedia, presso il bar La Risacca. Ignara che la sua vita, avrebbe seguito un corso diverso da quello che normalmente si augurano le attese giovanili. “Anche per la morte di mia moglie, avvenuta qualche anno fa- ha aggiunto Mansi- più di qaulcuno si meraviglia di come possano succedere a me tante disgrazie. Ma io rammento il Vangelo che, quanto più si è ricevuto, più occorra dare. Ed io, ho davvero avuto tanto. Una bella famiglia, ho altri quattro figli, uno attualmente lavora in Francia: non ha ancora metabolizzato la scomparsa di Francesca. L’ultimo, è stato cresciuto quasi da lei. La serenità non m’abbandona, nella certezza che un giorno potrò riabbracciare i miei cari. Il mistero attanaglia l’esistenza. Le parole di San Pio: a volte la nostra vita è un ricamo, i cui fili intrecciati, noi non riusciamo a comprenderli, mentre Dio, al di sopra del telaio, vede il tutto ricomposto. La fede, unica chiave di lettura della mia vita.”