Salerno: regionali, Russomando “Pd decida se vuol vincere elezioni”

Rita Occidente Lupo

Una querelle che in questi giorni impazza e che rischia d’inficiare il verdetto delle elezioni regionali in Campania, ha la punta d’iceberg nell’incandidabilità dei Sindaci. Il problema, che riguarda alcuni Comuni, come Fisciano, Agropoli, Giffoni Valle Piana, dove i primi cittadini correrebbero nella lista ufficiale del Pd, a sostegno del candidato governatore Vincenzo De Luca, sta creando non pochi problemi in merito al contenzioso che si sta sollevando a riguardo. Non speculare la legittima preoccupazione di chi non se la sente di lasciare la propria realtà comunale, in ostaggio del commissariamento, che paralizzerebbe in buona parte l’attività civica, fino allo scadenzario naturale amministrativo: il tam tam se il rebus sarà sciolto a breve o se dovrà attendersi l’ultimo rintocco ufficiale, per la presentazione delle liste, prima di poter garantire all’elettorato  la propria candidatura, oggetto stamane, presso la sede del Comitato elettorale, della conferenza stampa tenuta stamane dal sindaco di Giffoni Valle Piana, Paolo Russomado. “E’ il partito regionale a dover decidere- ha dichiarato- assumendo una posizione netta sulla questione. Noi sindaci in questi giorni attaccati da più fronti, nonostante abbiamo un notevole bacino di consensi elettorali. Nocciolo della questione, proprio questo: il Pd deve decidere se intende vincere la competizione, calando in campo chi vive sul territorio e ne incassa l’assenso o se invece intende lasciare ancora la Regione in una gestione fallimentare. Mi auguro che al più presto possa esser risolta nel modo ottimale la questione della candidabilità, sì da iniziare ad illustrare programmi concreti alla gente. Se Guerini parla di nostre dimissioni, l’interrogativo spontaneo, perchè non ci sia stato comunicato anzi tempore, sì da lasciarci  il libero arbitrio della scelta. Mancano i tempi tecnici per poter procedere serenamente, tutelando enti locali e candidati in campo. Auspico che non venga reiterato l’errore del 2013 alle politiche, di escluderci. Se il partito intende far karakiri, allora saranno i Primi Cittadini incandidabili.” Così Russomando, renziano dalla prima ora, allorquando puntare sul sindaco fiorentino sembrava un azzardo, non rottama idealmente le decisioni politiche, alle quali da uomo di squadra s’affida, rimettendosi al buonsenso dei vertici regionali, per poter partire a pieno ritmo in un tour che toccherà i diversi territori del collegio che lo vede in campo nella corsa verso Palazzo Santa Lucia.