Pisciotta: 13^ ediz. Mediterraneo Video Festival

Anna Maria Noia

Ai confini del reale è il tema della 13a edizione del Mediterraneo Video Festival in programma da venerdì 24 a domenica 26 settembre 2010 nel suggestivo borgo antico di Pisciotta (Sa) nel  Parco Nazionale del Cilento, che in tre giorni porterà sugli schermi film di grande impegno sociale e civile. Quest’anno il festival è diviso in 2 sezioni. Tra i film in concorso italiani e stranieri in selezione ufficiale c’è The curse of the sands di Cristina Bocchialini e dell’egiziano Ayman El Gazwy dedicato alle vittime delle mine presenti nella vasta area intorno ad El Alamein, teatro di alcune delle più cruente battaglie della seconda guerra mondiale. E sul tema delle vittime delle guerra è L’ultima lettera di Antonello Carboni: il documentario ricostruisce la vicenda di Benito Spano che a distanza di oltre 60 anni decide di ripercorrere gli ultimi giorni vissuti dal fratello Luciano, soldato del Regio Esercito Italiano, prigioniero di guerra nel campo nazista, vittima dell’Olocausto.Corde è il film di Marcello Sannino, dove il protagonista è un giovane pugile napoletano che lotta per emergere dal degrado. Ai confini del reale è Campania Burning di Andrea D’ambrosio un documentario che racconta del ghetto di San Nicola Varco, un ex mercato ortofrutticolo mai collaudato, in cui sono ammassati centinaia di immigrati senza tutela e senza diritti. Il mare come fil rouge nel film Cargo di Vincenzo Mineo, una testimonianza del lavoro svolto a bordo da ufficiali e marinai, che raccontano le loro storie, le loro solitudini e i momenti di aggregazione, il tempo libero e i contatti con la terraferma, e nel film di Domenico De Ceglia I Lavoratori del Mare  un viaggio tra antichi e nuovi simboli della vita, per mezzo di un inspiegabile ‘incidente metafisico’ che sarà la complicazione e, nello stesso tempo, il motore della storia, della vicenda. Un affresco che ricorda il cinema di Germi  è il film di Giuliano Ricci  Non c’è più una Majorette a Villalba. Il documentario racconta, di un piccolo paese al centro della Sicilia, Villalba, e attraverso le parole degli abitanti la storia del paese. Ci fa scoprire, attraverso il carattere dei siciliani, come una località sperduta racchiuda i problemi e le caratteristiche dell’Italia intera. Les fleurs à la fenêtre di Giovanni Princigalli è la storia  di alcune ragazze del Camerun  che usano internet come una finestra sul mondo, il nord del mondo, dove mandano e da cui ricevono messaggi, sperando che un giorno un uomo le aiuti a saltare la finestra e volare lontano, come la favola del cavaliere che salva la dama prigioniera nella torre. Il regista è volato in Africa  a raccogliere le loro storie e le loro speranze. Per la sezione  fuori concorso dedicata agli incontri d’autore il festival presenta  il documentario Hair India di Raffaele Brunetti e Marco Leopardi, un racconto sul culto della bellezza nell’era della globalizzazione. Velma di Piero Tomaselli, vede nel cast Giammarco Tognazzi nel ruolo di un carabiniere dai modi un po’ eccentrici. E’ la storia  di un pescatore dal controverso passato,  che vive da solo in uno sperduto casotto della laguna di Marano, dove si è volontariamente isolato da molti anni. Il misterioso ritrovamento da parte del pescatore di una bambina (Velma) impigliata in una rete sul bagnasciuga di una spiaggia e il difficile rapporto che da quel momento si viene ad instaurare tra i due è destinato a cambiare completamente la vita del pescatore, fino ad un emblematico e catartico epilogo. Le Quattro Volte il film  di Michelangelo Frammartino, presentato alla Quinzaine di Cannes, segue il ciclo vitale di un uomo, di un animale, di un vegetale e di un minerale “in una visione poetica della natura e delle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo”. .
Il grande albero oscilla nella brezza montana. Il tempo passa, le stagioni cambiano in fretta, il grande abete bianco con loro. Il suono della sua chioma riempie il silenzio. All’improvviso un rumore meccanico.
L’abete giace al suolo. È stato mutilato, ridotto al suo scheletro. Il suo legno bianco viene trasformato in carbone attraverso il lavoro antichissimo dei carbonai locali. Lo sguardo si perde nel fumo della cenere.
Una visione poetica sui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo. Un film di fantascienza senza effetti speciali, che accompagna lo spettatore in un mondo sconosciuto e magico, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra.
Un film di fantascienza senza effetti speciali, che accompagna lo spettatore in un mondo sconosciuto e magico, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra. E’ la sezione dedicata alle dinamiche tra arte e paesaggio che vedrà la presenza di autori come Irena Skoric cineasta croata con la sua opera video ON/OFF. Mimmo Paladino dà colore e forma ai visionari e malinconici versi del poeta Edoardo Sanguineti, interpretati dalla voce di Toni Servillo con L’Invenzione di Don Chisciotte. Open Air Museum è il titolo del video realizzato da Franco Chirico, dedicato all’ artista
Fausto Delle Chiaie. L’artista mostra le sue opere “multifigurative” al pubblico, così come egli stesso, diventa anche custode dell’opera. Lo spazio espositivo è quello di Piazza Augusto Imperatore.Durante le giornate del festival si svolgerà  una collettiva a cura di Augusto Pandolfi.Quattro autori: Parrella, Prota, Sica, Todero. L’espressione artistica allontana sempre di più il paesaggio visibile con le sue contraddizioni, e ci mostra il  paesaggio invisibile che si rivela più di quanto l’occhio saturo possa percepire nella quotidianità. Un confronto a 360° sulla cultura per conoscere le realtà del paesaggio mediterraneo.