Salernitana:battere il Piacenza per non vanificare l’exploit di Torino

Maurizio Grillo

La vittoria dell’Olimpico di Torino ha dato linfa nuova non solo alla squadra ma all’intero ambiente, anche se la situazione è talmente disperata che nessuno si illude che si sia risolto il problema, ovvero se “una rondine non fa primavera”, ma potrebbe prevenirla. Del resto nel calcio non si possono fare pronostici al momento, immaginarsi a lunga gittata, ma è altrettanto vero che non si può assurgere ” Cassandra” occasionale o addirittura “pontificare” con sentenze non ancora emesse, ecco perché se “natura non facit saltus” diventa indispensabile battere la squadra di mister Ficcadenti. Il giovane allenatore granata, però, sa che il compito non è facile, in quanto la compagine piacentina, che dopo gli acquisti di gennaio ha coperto le falle esistenti e si presenta all’Arechi con la consapevolezza dei propri mezzi, ma soprattutto con lo scopo precipuo di portar via l’intera posta in palio e fare un buon balzo in avanti nella graduatoria generale.  La squadra del presidente Garilli, del resto, non si trova in una posizione di classifica tranquilla, lo dimostrano i 30 punti conquistati che la collocano al quint’ultimo posto, in piena bagarre retrocessione, ragion per cui la trasferta con la Cenerentola del campionato va sfruttata in toto. Per fortuna il trainer granata non ha nessuna intenzione di fare cadeaux, né tantomeno di abbassare la guardia, anzi, come già accennato, vuole tentare di vincere tre o quattro partite di seguito, per poi tirare le somme in ottica salvezza, o per meglio dire verificare se dovessero sussistere ancora speranze di poter evitare una retrocessione precoce. Grassadonia, però, anche per questa delicata partita deve fronteggiare la solita emergenza, tanto per cominciare deve inventarsi la difesa, orfana degli squalificati Bastrini e Kyriazis e degli infortunati Balestri e Fusco, in pratica i soli Stendardo e Peccarisi rappresentano gli unici “superstiti” del reparto, ragion per cui spazio a Galasso e Russo, con i giovanissimi Agresta e Pippa in preallarme. Dolorosa anche l’assenza di Montervino, infatti anche l’ex partenopeo è incappato nelle decisioni del giudice sportivo che lo ha appiedato per una giornata, uno stop proprio nel momento in cui il calciatore era tornato a suoi massimi rendimenti, diventando un perno del centrocampo.  Il marocchino Jadid, quindi, dopo l’esclusione di Torino, torna ad indossare la maglia di titolare con il conseguenziale spostamento di Tricarico sull’out destro, mentre Carcuro, che rimane l’unica variante, si accomoderà in panchina a disposizione dell’allenatore e della squadra. Per fortuna nessuna difficoltà per i trequartisti Cozza e Merino, che con l’attuazione del 4 3 2 1 sono diventati inamovibili, mentre in attacco addirittura due ex titolari, Caputo e Fava, si siederanno al fianco di mister Grassadonia, pronti a dare il loro contributo in ottica realizzativa nel caso la partita lo richiedesse. La gara, com’è arcinoto, si giocherà a porte chiuse per i noti provvedimenti disciplinari e rappresenterà sicuramente un handicap per i calciatori salernitani che non potranno avvalersi del calore dell’impareggiabile torcida granata, che sicuramente seguirà dall’esterno, con la speranza di sentire l’urlo di gioia di Soligo e compagni ad ogni goal messo a segno!!!