Salerno Danza in Barocco, chiusura con “Lo Schiaccianoci”

Con il libretto romantico per eccellenza  domani sera 12 gennaio cala il sipario su Salerno Danza in Barocco. La chiusura dell’evento spetterà al Balletto di Mosca La Classique in “Lo Schiaccianoci” Salerno, 11 gennaio 2010 Dopo aver ospitato le stelle internazionali della danza nel Gran Gala di apertura, l’inedita creazione per il Balletto del Sud a firma del Maestro Franzutti e la perfomance del ballerino più amato dagli italiani, ovvero Raffaele Paganini, è il balletto classico per eccellenza a chiudere “Salerno Danza in Barocco”. Domani sera, martedì 12 gennaio, al Teatro Delle Arti di Salerno (ore 21) con il Balletto di Mosca La Classique, protagonista de “Lo Schiaccianoci”, calerà il sipario sull’evento realizzato dal Comune di Salerno con il cofinanziamento dell’Unione Europea (POR CAMPANIA FESR 2007-2013 – obiettivo operativo 1.12). In scena il balletto natalizio per eccellenza che, sulle musiche di Ciaikovskij, catapulterà lo spettatore nella magia di un’intramontabile fiaba. A suggerire l’ispirazione al coreografo Marius Petipa, cui dobbiamo la lettura di repertorio per eccellenza, fu la rivisitazione operata da Alexandre Dumas del racconto gotico di Hoffman, dove gli aspetti più inquietanti e psicanalitici dell’originale vengono eliminati per inscenare un balletto che esalta il divertimento, la dolcezza e una serie di incanti fantastici. Una magia pronta a ripetersi in questa rappresentazione che catapulta lo spettatore alla vigilia di Natale, quando la piccola Clara riceve in dono un coloratissimo soldatino, lo Schiaccianoci
appunto. Addormentandosi con il giocattolo tra le mani, la piccola intraprende un viaggio onirico che la pone di fronte alle sue paure di bimba, angosce che si concretizzano idealmente nel Re dei Topi e le sue orribili schiere di soldati. Nel sogno anche lo Schiaccianoci assume sembianze umane e si trasforma in un coraggioso Principe, pronto a sconfiggere l’oscura masnada di personaggi e ad accompagnarla in un mondo fatto di fate e dolciumi. La romantica avventura, tripudio di musica e danze popolari, si conclude con il risveglio di Clara che stringe a sé il soldatino: tornata alla realtà, la giovane porta con sé il ricordo dell’avventura visionaria e uno sguardo più consapevole verso il futuro e il proprio percorso di
crescita.  La compagnia fondata nel 1990 da Nadejda Pavlova e Elik Melikov sotto l’égida e con il riconoscimento del Dipartimento della Cultura della Città di Mosca – Moskoncert, il Balletto di Mosca La Classique è un organico formato da una cinquantina di elementi provenienti dai più blasonati teatri dell’ex URSS come il Bolshoi di Mosca, il Kirov di San Pietroburgo, i Ballets Theatres di Kiev e Odessa. Dal nome stesso di Balletto di Mosca La Classique si evince la predilezione per la coreografia classica, un intento preciso che mira consolidare il ruolo della Russia intesa come culla del classicismo coreutico e della tradizione accademica. La compagnia, figlia della “grande madre Russia”, si pone come un baluardo della secolare tradizione della danse d’école ma, grazie al coreografo Alexander Vorotnikov, dal 1992 maître de ballet e coreografo de La Classique, la libera dai ridondanti e obsoleti “manierismi” per riproporla rinnovata e adattata al gusto del pubblico moderno.