U.I.L.: un sindacato che si rinnova

Mentre era in pieno svolgimento la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali della sede provinciale ella UIL (Unione Italiana Lavoratori), sindacato storico del nostro Paese, ho sentito una vocina rimasta anonima che diceva pressapoco così: “La Uil è un sindacato che si rinnova a 360°”. Ho riflettuto a lungo, prima di scrivere, su quanto avevo casualmente ascoltato e sul tipo di messaggio che quel signore voleva lanciare tra la folla distratta. Il messaggio è concreto e illuminante e contiene in maniera sintetica una valutazione complessiva dell’attività che i sindacati, e la triplice innanzitutto, hanno portato avanti in questo Paese nel corso degli ultimi decenni. Quindi, mi sono detto, l’inaugurazione della nuova sede per la UIL è soltanto l’occasione per rimarcare che la stessa organizzazione sindacale è, forse, l’unica della triplicea a non essere rimasta immobile nel tempo. La UIL difatti, anche grazie all’impulso dato dal suo segretario nazionale Angeletti, appare come l’unico sindacato capace non di appiattirsi su questa o quella posizione ma di adeguare la sua azione al cambiamento dei tempi ed all’evolversi della società. In questi ultimi anni ha assunto, in campo nazionale, decisioni importanti innanzitutto sulla sua stessa organizzazione interna  con una politica di rinnovamento dell’azione e di ringiovanimento dei quadri dirigenziali non ostacolanda l’ingresso delle donne nei posti chiave. Prova ne è Anna Rea, segretaria regionale, che con decisioni anche poco popolari ha rinnovato i quadri periferici cominciando proprio da Salerno la cui sede provinciale si era appiattita per circa trent’anni sul nome di Riccardo Fiore superato dalla stessa evoluzione dei tempi. Al suo posto è giunto l’ottimo Gerardo Pirone (nella foto), proveniente dal settore scuola, che ha dato subito una svolta più manageriale all’intero apparato; ed è toccato proprio a lui tagliare il nastro per l’apertura dei nuovi locali siti in Renato De Martino n.10 a Salerno.