Praiano: Patrizia de Blanck "A letto col diavolo"
E’ un fine settimana infuocato questo di Com&Te, la rassegna letteraria con gli autori di alcune delle più interessanti novità del panorama letterario nazionale ed internazionale. Si comincia infatti Giovedì 9 luglio, alle ore 19.30, all’Albergo Residence Panoramic di Maiori, con Andrea Manzi, vice direttore de “Il Roma”, e “Un sacco brutto. Trentuno tesi sulla Napoli del degrado” (Edizioni dell’Ippogrifo). In questo libro di un giornalista di spessore (già direttore de “La Città” e di “Telecolore”, e capo redattore de “Il Mattino” e de “L’informazione), Raffaele Cantone e Agostino Cordova, Amelia Cortese Ardias e Antonio Ghirelli, Aldo Masullo e Mariano Rigillo, tra gli altri, raccontano la Napoli di oggi, preziose tessere di un’ampia inchiesta sulla vita e sulla storia della città e della Campania.Venerdì 10 luglio, alle ore 19.30, a Casa Angelina Lifestyle Hotel di Praiano, arriva la contessa Patrizia De Blanck e il suo “A letto col diavolo” (A.Curcio), scritto con Matilde Amorosi.Figlia di una donna bellissima e incantatrice, che fu amica di uomini come Churchill e Nuvolari, ma allo stesso tempo indurita dalle difficoltà e in costante competizione con lei, Patrizia de Blanck fa parte da sempre del jet set internazionale. Dalla vita ha avuto agiatezza, lusso, passioni e incontri favolosi, insieme alle armi della seduzione e al piacere supremo di usarle. Hanno fatto epoca i suoi flirt con Alessandro Onassis, Yves Montand, Mohamed Al Fayed, Walter Chiari, Warren Beatty e Raul Gardini: solo alcuni degli uomini che ha conquistato. Ma il destino l’ha anche messa di fronte a un numero impressionante di diavoli – più umani che ultraterreni -, le ha inferto ferite violente, l’ha gettata in scandali mondani e giudiziari, le ha dato accesso al lato oscuro del mondo scintillante e patinato dei vip. Il racconto della sua vita sembra un romanzo. Invece è tutto vero.Praiano ancora protagonista Sabato 11 luglio. Ad accogliere Francesco Specchia e il suo “Giulio Andreotti. Parola di Giulio” (Aliberti) l’Albergo Tramonto d’Oro alle ore 19.30.La doppia anima di una nazione che ancor oggi, per paradosso, vede Giulio Andreotti come punto di riferimento sussurrato, più come nonno in possesso di un archivio un po’ folto da aprire con discrezione ai nipoti, che come politico, a dire il vero. Andreotti è oggi, più che mai, dappertutto: fiere, televisioni, teatri, film (guardate cosa non ha fatto al fortunello Paolo Sorrentino e a tutto il cinema italiano solo fornendosi da modello), radio, giornali, sedute parlamentari dove ancora conta, eccome se conta. L’Andreotti-pensiero qui rappresentato è una summa dei luoghi comuni e delle battute illumimanti, della curiosità da gossip e delle alte strategie, delle amicizie e delle semplici conoscenze. Perfino degli aneliti satirici che ne hanno avvolto in settant’anni di politica la figura, peraltro delineata nonostante da millenni sia stata pressoché indelineabile. È il Bignami dell’andreottismo. È quello che Andreotti dice dell’Italia ed è ciò che l’Italia dice di Andreotti: dalle dichiarazioni pubbliche agli scritti privati, dai libri alle interviste, dai guizzi dei blog alle perle pescate da Youtube. Noi siamo convinti che Andreotti non sia umano, ma nemmeno divino. Una modesta via di mezzo. Ma, nel bene o nel male, di sicuro una traccia in quest’arruffato Paese ce l’ha lasciata.Francesco Specchia ha lavorato per «L’Arena», «La Voce» di Montanelli, «Il Giornale»; attualmente è in forza al quotidiano «Libero» di Feltri. Si occupa prevalentemente di mass media, televisione e politica, verga critichelle tv per il «TgCom» e collabora con l’Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo.