Proverbi Africani: la salute

Padre Oliviero Ferro

Cos’è la salute? Il funzionamento armonioso o l’esercizio senza dolori ed ostacoli delle funzioni della vita organica, con il suo corollario, l’igiene, cioè i mezzi per conservarla e proteggerla contro le malattie. Nella prospettiva africana sulla salute, l’accento viene messo sulla prevenzione, sulla riduzione dei rischi, sulla promozione della salute con l’implicazione degli usi e costumi, dei medici tradizionali, dei sacerdoti…Non è un affare di soli esperti, ma è di tutti, della famiglia, del clan, del paese. Tutti controllano la salute di ognuno e di tuti. Non è solo l’assenza di malattia, ma è anche uno star bene psicologicamente, moralmente, religiosamente e socialmente.

E’ uno star bene nei rapporti con la propria coscienza, con Dio, con gli antenati, con gli amici, i familiari…E’ il più prezioso dei beni della terra. Anche noi lo diciamo: almeno c’è la salute. E’ fonte di ricchezza, la garanzia della felicità, anche se è un bene molto fragile. Richiede una buona cura, alimentazione. E’ uno stare bene nel corpo, nello spirito e nelle relazioni sociali. Una cosa che mi ha sempre colpito è che quando qualcuno era ammalato, veniva al dispensario o ospedale per avere le medicine o per fare delle analisi. Le ricevevano, tipo ho bisogno, pago e me ne vado. Poi alla sera andavano dal guaritore o dallo stregone che faceva la medesima cosa, però lo contornava con una specie di teatro e guariva prima lo spirito della persona.. Ed ora con i proverbi.

Cominciamo dai Peul del Senegal “Quando il ventre è pieno, i polmoni avranno sonno” (quando si è in buona salute fisica, si sta anche bene psicologicamente e anche viceversa). Chi lavora eccessivamente, rovina la propria salute. E’ la considerazione degli Hutu del Burundi che dicono “Quando lavori troppo, lavori contro te stesso”. Invece gli Hutu del Rwanda la pensano in questo modo “Si tarda a nascere, non si tarda a morire” (la salute dell’uomo è una realtà effimera e fragile). C’è sempre un modo di pensare che guarda all’esterno, come ci ricorda questo proverbio dei Tutsi del Rwanda “La piccolezza non è malattia”. Alcuni pensano che sia molto importante mangiare per vivere e morire felici. Questo è il modo di pensare dei Basonge del Congo RDC “Chi muore sazio, riempie la tomba”. Naturalmente non bisogna eccedere nell’alimentazione.

Si rischia di avere degli inconvenienti. Non si tratta solo di fare dieta e di essere costretti ad allargare i vestiti…”E’ triste aver fame e noioso essere sazio” (Attie della Costa d’Avorio). La salute è un bene supremo che l’uomo non potrebbe né vendere né comprare a nessun prezzo”. Ce lo dicono gli esperti Hutu (che in effetti sono contadini, ma vedono cosa fanno i Tutsi del Burundi) “La salute non si scambia nemmeno con centinaia di mucche”.

La salute non è ingozzarsi, cedere alla gola, riempirsi di cibo. Per stare bene bisogna dare importanza anche ad altre dimensioni della vita. Sono gli Attiè della Costa d’Avorio che ci mettono in guardia, dicendo “Il goloso non ha forza”.  Vediamo che intorno a noi ci sono delle persone fanatiche della salute e che curano spesso e volentieri solo l’aspetto esterno, seguendo le ultime mode. Gli Agni della Costa d’Avorio si rivolgono a loro, dicendo “La salute rende matti, il ventre fa errare”. L’importante è una buona alimentazione e questi consigli e attività nelle missioni sono le suore che cercano di insegnarlo alle mamme con i corsi di economia domestica per far capire loro che è importante utilizzare tutte le possibilità che ci sono (frutti, e alimenti vari).