La figura di Cristo nell’Islam

La figura di Cristo nell’Islam
Padre Giuliano Di Renzo
L’islam non è solo alcune ben scelte frasette.
L’islam è un intero, è jihad, è le Vite di Muhammad, è l’orribile Sharia, è la discriminazione anche sociale tra credente e non credente, tra uomo e donna, è dhimmitudine, è taqyya, è la simulazione perciò inganno e tradimento se e’ utile, è odio contro i miscredenti.
E’ puro materialismo e sensualità camuffata da religione, seppure può dirsi religione. La quale è invece culto di Dio non un galateo di buone maniere religiose.
L’islam è libertà, anzi diritto di stuprare le donne infedeli, è la scelta tra conversione o sottomissione imposta ad ebrei e cristiani o morte imposta ai pagani e atei.
Questo spiega la grande diffusione che ebbe da subito l’islam: inganno, oppressione, violenza.
L’islam è zakhat, ma solo a favore dei bisognosi islamici. L’islam è Allah come lampada di Aladino per aggiustare le voglie di Muhammad con rivelazioni opportune e permessi ad hoc solo per lui.
L’islsm è razzia e quinto del bottino da lasciare a Muhammad.
L’islam è la donna considerata non persona ma carne di piacere e sfogo deo propri desideri sensuali e perversioni sessuali.
Infatti questo è il paradiso, che però è solo degli uomini perennemente allupati.
L’islam è matrimonio a tempo, ossia un matrimonio per scherzo, giusto il tempo per stare legalmente con una donna.
Lo strano poi è che è una religione che sta tutta dalla parte dell’uomo e la donna sta solo per essere pronta al ghiribizzo dell’uomo voglioso di piacere.
Muhammad si riallaccia direttamente ad Abramo saltando così furbescamente la fastidiosa lunga lista dei profeti ebrei che non si prestano alle evoluzioni della sua fantasia e desiderio di proporsi come inviato di Dio.
L’islam poi divide il mondo in Casa della Pace, dove è ormai ben saldo l’islam, e Casa della Guerra, dove l’islam non esiste ancora o è minoranza.
Per cui l’islam non firma mai trattati di pace con gli infedeli ma solo armistizi. Che servono solo come pausa opportuna alla riorganizzazione delle proprie forze e riprendere con nuova lena e maggior probabilità di successo il jihad sulla via di Allah, come fece Muhammad a suo tempo.
Il jihad avrà termine solo quando tutti saranno sottomessi ad Allah e tutto il mondo sarà Casa della Pace.
Gli armistizi non possono durare più di dieci anni, dopo i quali va ripresa la guerra.
L’islam è perciò una religione armata e in linea di principio è in stato di guerra permanente con il mondo ancora non islamico.
Perciò tentare di integrarli nella nostra società e sistema di valori e’ destinato a sicuro insuccesso.
Ve la sentite ora di chiamare religione l’islam? O non è forse esso qualcosa di ripugnante?
Un uomo cosi immerso nella ricchezza rubata e nella sensualità più vergognosa come Muhammad poteva capire o tollerare i valori alti anche della semplice umana civiltà e poteva meno che mai capire i valori alti dello spirito, della santità, poteva capire Cristo?
L’islamico dirà che Allah non può avere un figlio perché non ha la moglie!
Se il paradiso è il fantasioso sensuale godimento delle urì, Allah ha un paradiso? Se sì, di che natura?
Si può legittimamente concludere che l’islam è il tentativo di un uomo del deserto arabico di farsi messia scimmiottando i profeti d’Israele e Cristo in ciò che poteva e come poteva senza poter però come Gesù dire di essere Dio.
E per darsi un regno ha dichiarato religione rivelata usi e abitudini dell’etnia araba con qualche adattamento del panteon della Mecca riunendo le varie divinità nel solo Allah di cui lui è il messaggero.
Ciò spiega l’immobilità persistente di quell’ancestrale mentalità e cultura sostanzialmente tribale impossibile a scalfire, e incapace di vera evoluzione verso forme civili veramente umane.