La maglia nera della Sanità campana

Giuseppe Lembo

La SANITÀ CAMPANA, assolutamente indifferente alla centralità dell’uomo, con tristi risultati, percorre la disumana strada di sempre, fatta di sola MEDICALIZZAZIONE ED OSPEDALIZZAZIONE che garantiscono sempre meno la vita.

La vita dell’uomo, dal grande valore, assolutamente unica ed insostituibile. Un valore da rispettare e da volere bene. Ma non è così! Non è così per la mancanza di un SISTEMA DI MEDICINA-SALUTE, saggiamente utile ai cittadini e non solo agli apparati spreconi, indifferenti all’uomo in tutte le sue possibili condizioni di vita, sempre e comunque da rispettare in quanto uomo. Purtroppo, manca la saggia cultura dell’uomo, centralmente inteso.

A dominare la scena è un sempre più invadente e disumano mondo dell’AVERE E DELL’APPARIRE, attento alle sole mute cose. Di questo triste Mondo fanno parte, in una società campana, con un tragico vuoto d’insieme socializzato, anche “I PERCORSI AMMALATI” di SANITÀ /SALUTE che, purtroppo, non sanno camminare insieme e tristemente dimenticano il loro fine primario che è L’UOMO IN QUANTO UOMO.

LA CULTURA, I SAPERI, LA CONOSCENZA sono le grandi risorse per una nuova SANITÀ/SALUTE che ha tanto, tanto bisogno di PREVENZIONE.

“PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE” lo si diceva, facendo EDUCAZIONE ALLA SALUTE, negli anni novanta del secolo scorso. Tante le cose dette e scritte! Tanti i PROGRAMMI ED I PROGETTI, ma la realizzazione ancora al palo!