Il Ministro Luigi Di Maio continua la sua campagna contro i giornali per distrarre chi l’ha votato. E il reddito di cittadinanza?

Giuseppe Lembo

 

La crociata istituzionale, inutile ed allo stesso Tempo dannosa, del Ministro LUIGI DI MAIO contro i GIORNALI e l’ORDINE, un’organizzazione di categoria che rappresenta in sé parte della STORIA D’ITALIA, oltre ad essere assolutamente inutile è deviante rispetto ai tanti diffusi mali d’ITALIA.

La mediocrità italiana, con fare aggressivo e senza senso, comincia di fatto continuando il suo corso di dannata dismissione italiana che, con la delocalizzazione senza sosta, sta cancellando l’ITALIA al FUTURO, facendola diventare, sempre più, un PAESE dal FUTURO NEGATO.

Come per i gravi mali d’ITALIA, tante sono anche le responsabilità degli italiani, così per i giornali e la carta stampata, sono tante ed imperdonabili le responsabilità dei GIORNALISTI, sempre più indifferenti alla comunicazione autentica del buono e saggio comunicare.

Mediocrizzandone i contenuti hanno preferito i teatrini dell’Apparire e del Falso Comunicare, con un grave danno valoriale per la carta stampata e per i tanti prodotti di cultura sempre più lontani da NOI. Tanto con una crisi profonda e senza ritorno dei Giornali, sempre meno comprati e letti per l’indifferenza italiana ad una comunicazione asettica e senz’Anima, poco attenta al mondo dei LETTORI, da rispettare sempre, rendendoli parte viva e protagonisti coinvolti del BUON COMUNICARE PER LA GENTE, AL FINE DI RENDERLA PROTAGONISTA DI ITALIANITÀ PRESENTE E FUTURA.

Sono un GIORNALISTA PUBBLICISTA attento alla COMUNICAZIONE AUTENTICA, impegnato a difendere comunque la stampa italiana ed i suoi organi di rappresentanza, in quanto strumenti di LIBERA COMUNICAZIONE, da migliorare per aiutare l’ITALIA A CRESCERE e ad uscire dalla palude italiana sempre più asfissiante e mortale.

CAMBIARE PER NON MORIRE DI ITALIA! CAMBIARE PER CRESCERE CON L’ITALIA, un grande, grandissimo PAESE che da più parti sta prendendo d’assalto per decretarne la fine tristemente annunciata.

I GIORNALISTI ITALIANI, saggiamente uniti, devono dire basta! Devono fermare la deriva mediocrizzante e con un forte protagonismo del pensiero e delle idee, tradotte saggiamente in fare, riprendere a CAMMINARE VERSO IL FUTURO DI CERTEZZE ITALIANE CHE IL PRESENTE CI VA TRISTEMENTE NEGANDO.