Racconti africani: tutti invitati

Racconti africani: tutti invitati

Padre Oliviero Ferro*

Un giorno andai al mercato. Erano le otto del mattino. Le mamme stavano arrivando per preparare le varie cose: banane, manioca, frutti, cipolle e altre cose. Di colpo, un uomo si fermò, dicendo: ”Ascoltatemi. Ho bisogno di lavoratori. Ho cinque campi di manioca da coltivare”. Tre persone si avvicinarono, dicendo: ”Siamo pronti. Però vogliamo  venti monete per lavorare”. L’uomo rispose: ”D’accordo. Andate a lavorare”. Ogni tanto ritornava al mercato: alle dieci, alle dodici, alle quindici. Alla fine arrivò alle diciassette e trovò due persone senza lavoro. Disse anche a loro le medesime cose e andarono a lavorare. Alle diciotto e trenta, chiamò il suo amministratore: ”Chiama i lavoratori. Da’ loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”. E cominciò a dare a ogni persona venti monete. Quelli che erano venuti per primi, quando arrivarono, pensavano di ricevere di più. Invece anche a loro vennero date venti monete. Cominciarono a lamentarsi, dicendo: ”Il padrone si è comportato male con noi. Abbiamo lavorato tutto il giorno. Gli altri solo un’ora. Non è giusto. Vogliamo cinquanta monete”.

Il padrone si arrabbiò molto e disse: ”Ascoltatemi. Questa mattina ci siamo messi d’accordo per venti monete. Prendete il vostro denaro e andatevene. Io sono il padrone e voglio fare contenti tutti. Siete forse gelosi degli altri lavoratori?”. I vecchi, ascoltando le parole del padrone, dissero: ”Ha parlato bene, perché conosce i bisogni di ogni persona. Ognuno deve lavorare nel campo di Dio. Ci sono quelli che hanno lavorato dall’inizio del mondo e altri che sono arrivati dopo. Però ABECHA(Dio) conosce il cuore di ogni uomo e vuole aiutare tutti. Non possiamo giudicarlo. Bisogna ascoltarlo. Bisogna ricordare “a chi cammina di notte, gli renderemo onore di giorno”. Lui è pronto a darci doni di gioia. Dobbiamo lavorare, sapendo che Lui lavora insieme a noi”. Un bambino allora chiede: ”Dove si trova Abecha? Io voglio vederlo”. I vecchi risposero:”Abecha è nel nostro cuore: è dappertutto. Ogni volta che ti alzi al mattino, insieme con il sole, Lui si alza insieme a te per continuare a lavorare per la vita di ognuno di noi”.

*missionario saveriano