Verbi Swahili: KUFICHAMA nascondersi

Verbi Swahili: KUFICHAMA nascondersi

Padre Oliviero Ferro

Non sono mai riuscito a capire come la gente in Africa riesca a nascondersi in mezzo alla vegetazione e compaia, all’improvviso. Eppure, passando, non mi ero accorto della loro presenza. Camminano leggeri, senza fare rumore. Noi, abituati al rumore, non ci accorgiamo del silenzio. E come quando vanno a pescare di notte. E’ vero, si incoraggiano cantando, mentre gettano le reti, ma poi rimangono in silenzio, in attesa che i pesci si lascino attrarre dalla luce delle lanterne. E poco a poco finiscono in trappola. Allora ricominciano a cantare per incoraggiarsi a tirare le reti in barca. Un volta mi è capitato di fare un’esperienza, finita bene. Eravamo andati con i giovani a coltivare il campo della animatrice del gruppo, sulla collina sopra la missione di Baraka. Si ride e si scherza. A un certo momento, uno di loro mi indica delle erbe che sono state piegate in un modo innaturale. Mi dice che da lì, prima del nostro arrivo era passato il pitone. Mi viene freddo, pensando a quel serpente. Mi guarda negli occhi, il nostro amico, e mi dice: “Usiogope, padiri (non avere paura, padre), Nyoka anaogopa watu kama wako wengi (il serpente ha paura degli uomini se sono tanti)”. Il momento di paura è passato e ritorniamo correndo verso il basso. Dobbiamo andare a casa di mamma Masoka (l’animatrice) che ci vuole invitare qualcosa e ringraziare per il lavoro fatto.