Personaggi africani: direttore-direttrice di scuola

Personaggi africani: direttore-direttrice di scuola

padre Oliviero Ferro

In ogni scuola c’è sempre qualcuno che ha la responsabilità di guidare tutti quelli che la frequentano (insegnanti e scolari). E’ il Direttore o la Direttrice. E’ un impegno molto pesante e scarsamente retribuito. Lui ha gli stessi problemi degli insegnanti. Oltre al salario non adeguato, deve mantenere la famiglia (cibo, spese mediche, casa…). Spesso viene da lontano e quindi deve procurarsi il modo di arrivare a scuola. Se ha un auto o una bicicletta, bene. Altrimenti dovrà pagarsi il taxi o andare a piedi (soprattutto per quelli delle scuole dell’interno, dove ci sono strada polverose o anche delle piste). Naturalmente deve essere il primo ad arrivare a scuola, perché deve dare l’esempio. Su di lui ricadono tutte le responsabilità. Deve verificare che gli insegnanti facciano il loro lavoro, che seguano il programma scolastico e che seguano gli scolari. Deve pensare a procurare il materiale scolastico (gessi, bic…verificare che i banchi siano in buono stato, che il luogo dove si insegna sia solido, cioè che il tetto non faccia entrare acqua, che le porte si chiudano, almeno con il lucchetto,ecc.). Poi dovrà sovraintendere agli esami semestrali e annuali. Avere almeno un armadio dove mettere i documenti (ma non sempre c’è). Deve andare alle riunioni periodiche al centro della città, dove ha sede il coordinamento scolastico. Dovrà ricevere gli ispettori che vengono inviati per controllare, farli mangiare, pagare loro il viaggio…Spesso è lui che deve distribuire il salario agli insegnanti.

A volte, gli chiedono degli anticipi per le loro spese e quindi alla fine del mese dovrà detrarle da quello che aveva loro anticipato. Poi deve far pagare le tasse scolastiche ai genitori. E qui cominciano i problemi, perché non tutti riescono a portare i soldi. Una parte va alla Coordinazione e una parte servirà per le spese della scuola. Sarà sempre molto difficile far quadrare i conti. Poi, quando arriva qualche autorità in visita, bisognerà accoglierla degnamente (cibo, magari anche alloggio e un rimborso spese). Insomma, ha un sacco di problemi da risolvere. Ce ne sarebbero anche altri, ma ci fermiamo qui. Ogni tanto, li riunivo, sia per incoraggiarli che per sentire e capire i loro problemi e portarli a chi doveva e poteva fare qualcosa. Ma non sempre si riusciva a smuovere l’indifferenza di chi era incaricato di seguire l’educazione scolastica dei ragazzi. E così, si chiedeva aiuto a qualche amico in Europa per dare qualche cosa per i ragazzi (es: magliette sportive, palloni, quaderni…). Poca cosa, ma tutto aiuta.