Pontecagnano Faiano: presentazione libro di Filomeno Lopes “Non amo i razzisti dilettanti”

Pontecagnano Faiano: presentazione libro di Filomeno Lopes “Non amo i razzisti dilettanti”

L’Associazione di Promozione Sociale Avalon in collaborazione con l’associazione “Spazio Solidale”, con il patrocino del Comune di Pontecagnano Faiano, ospiterà venerdì 28 aprile con inizio alle ore 10.30 presso la Mediateca “Alda Merini” di via Trento, la presentazione del libro “Non amo i razzisti dilettanti” di Filomeno Lopes, Edizione Castelvecchi. All’incontro interverranno Adele Triggiano, assessore alla cultura del comune di Pontecagnano Faiano, Michele D’Elia Presidente Associazione Avalon, l’autore Filomeno Lopes, Antonino Martino presidente nazionale Associazione “Spazio solidale”; modera l’incontro il giornalista Mirko Cantarella. L’evento sarà anche occasione per ufficializzare sul territorio di Pontecagnano Faiano il punto “Spazio Solidale” sezione Picentini e Valle del Sele. L’incontro rientra nel novero di “Primavera delle arti 2023” il laboratorio artistico integrato nel calendario di iniziative “Oltre l’otto marzo: variazioni sul tema” promosso proprio dall’Assessore alla Cultura del Comune di Pontecagnano Faiano, Adele Triggiano.

Filomeno Lopes è uno scrittore e giornalista presso la Radio Vaticana; dal 1998 divide il suo tempo tra l’attività giornalistica e l’impegno letterario e artistico per la pace e lo sviluppo nel suo Paese. Tra i suoi scritti: Filosofia intorno al fuoco. Il pensiero africano contemporaneo tra memoria e futuro (2001); E se l’Africa scomparisse dal mappamondo? (2009); Dalla mediocrità all’eccellenza (2015).

L’associazione “Spazio solidale” è attiva nei settori mutualismo, formazione, orientamento ed accompagnamento al lavoro tramite le esperienze di economia civile. Fa parte di diverse reti di rilevanza nazionali come: Rete dei Numeri Pari, Rete nazionale per la tutela dei Beni Comuni Generazioni Future, Forum Salviamo il Paesaggio, Compagnia delle Opere, oltre che della rete internazionale dei movimenti Popolari di Papa Francesco.

Avalon è un Associazione di Promozione Sociale fondata nel 2012, iscritta regolarmente al RUNTS e al registro delle associazioni di promozione sociale, dal 2022, è anche Università Popolare. Avalon nasce come associazione di carattere giovanile che ha come missione fondante lo sviluppo di capitale umano attraverso l’empowerment delle giovani generazioni. La mission di Avalon è lo scambio di esperienze e idee attraverso attività culturali, formative e sociali. Gli ambiti di intervento sono: le attività di promozione sociale e culturale, la formazione non formale e informale, la mediazione territoriale e il networking tra istituzioni e comunità locali, le politiche di integrazione, Io sviluppo dell’imprenditoria sociale, il lifelong learning.

“Non amo i razzisti dilettanti”

Se il razzismo italiano e occidentale, camuffato da patriottismo, si è normalizzato con questa facilità nel linguaggio politico («l’Italia agli italiani!»), è perché come società, da sempre, siamo immersi in un razzismo dilettante – quasi inconsapevole, che non scegliamo ma pigramente reiteriamo. Filomeno Lopes è giornalista di Radio Vaticana e attivista, originario della Guinea-Bissau e naturalizzato italiano. Nella forma di un’appassionata lettera ai giovani, senza ipocrisie né risentimenti, ha percorso la pesante eredità storico-culturale europea: dalla schiavitù al colonialismo, dal Codice Nero di Luigi XIV al genocidio degli Herero compiuto dalla Germania di Bismark. Trovando il germe di tanto razzismo di oggi nello stesso canone del pensiero occidentale: gli illuministi, Kant, Hegel, Montesquieu, Hume. A queste voci del nostro passato risponde il controcanto di altre filosofie, soprattutto quella africana, che più di tutte ha contribuito a decostruire l’impianto razzista. Lopes non chiede una scelta di campo, ma di uscire dal dilettantismo dell’ignoranza, del «non lo sapevo»; punto di partenza imprescindibile per la costruzione di una democrazia post-razziale, vale a dire autentica. Prefazione di Enrico Letta. Introduzione di Cinzia D’Auria. Postfazione di Patrícia Godinho Gomes.