Il grave pericolo riscaldamento del pianeta

Giuseppe Lembo

Quello del riscaldamento del clima è una grave minaccia per l’intero pianeta. Bisogna evitare da parte di tutti che il clima si riscaldi evitando di superare i limiti consentiti. Occorre un comune senso di responsabilità planetaria per contenere l’innalzamento della temperatura globale. Bisogna mantenersi assolutamente al di sotto di due gradi Celsius, assolutamente da contenere nei limiti massimi di un grado e mezzo. Tanto soprattutto nell’ambito dei Paesi africani, di quelli insulari e delle tante realtà del pianeta in via di sviluppo e/o del tutto non sviluppati. Occorre per il pianeta, in tutte le sue parti, uno sviluppo il più pulito possibile; occorre uno sviluppo a bassa emissione di inquinanti e resistente ai cambiamenti climatici. Le nazioni del mondo presenti a Parigi hanno accettato di limitare nel lungo periodo le emissioni di gas a effetto serra. Tanto, in base agli accordi raggiunti, entro la seconda metà del secolo. Da 188 Paesi sono stati consegnati i propri contributi programmatici per ridurre le emissioni, costruendo quella adattabilità climatica di cui ha necessariamente bisogno il futuro della Terra. Nelle attuali condizioni, se non si andranno a realizzare in pieno gli accordi promessi, saremo ad una crescita di inquinanti che producono riscaldamento, dalle prospettive catastrofiche per il pianeta con ben tre gradi Celsius; tanto, è inaccettabile;  tanto, è fortemente pericoloso per il futuro della Terra e dell’Uomo che la abita. L’accordo di Parigi prevede l’introduzione di un fattore di equità nel futuro sviluppo del pianeta con piani climatici, a verifica quinquennale, a partire dal 2018. Tanto a supporto e tenendo presente la funzionalità di adattamento per i Paesi in via di sviluppo e soprattutto per i Paesi più poveri del pianeta, considerandone la loro debolezza economica ed i danni in virtù degli interventi tesi a minimizzare i cambiamenti climatici. Il ruolo più importante e per molti aspetti determinante è dei Paesi sviluppati che devono guidarne l’azione, offrendo risorse economiche e supporto tecnologico. Siamo per un comune e sempre più necessario senso di responsabilità, come ha dichiarato Ban Ki-moon -Segretario delle Nazioni Unite- ad una cittadinanza climatica planetaria. Il cambiamento climatico, così come pensato, comporta precise linee di indirizzo e programmatiche per l’Agenda 2030, finalizzate allo sviluppo sostenibile. Saranno le Nazioni Unite a fornire la necessaria assistenza agli Stati Membri ed alla società planetaria nel suo insieme per rendere necessariamente compatibile il cambiamento climatico con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Il segretario dell’ONU soddisfatto di quanto deciso a Parigi, ha invitato i leader mondiali ad essere attivamente presenti ed a lavorare insieme per il comune obiettivo di garantire la sicurezza climatica del pianeta unitamente allo sviluppo sostenibile, cancellando al massimo le povertà e rendendolo pieno di opportunità per tutti gli uomini della Terra. Occorre riflettere e trovare le soluzioni giuste; occorre cambiare; occorre pensare e sempre più al bene comune, cancellando dagli scenari del mondo, il male. Occorre seminare amore, cancellando le strade rovinose dominate dall’odio. Da ambasciatore di Pace, dico e me ne rendo attivamente protagonista che occorre diffondere il saggio verbo della Pace da far prevalere contro tutte le guerre, cause disumane di distruzioni e di morte. L’umanità è in grave pericolo; occorre correre ai ripari, evitandone il peggio. Un grave rischio è proprio nel clima ammalato. Il suo surriscaldamento eccessivo, se non si corre da subito ai ripari, avrà conseguenze devastanti per il futuro dell’umanità. Bisogna restituire alla Terra quella compatibilità climatica che le permette di vivere senza correre gravi rischi per il futuro. Questo va fatto con saggia determinazione, rispettando, da parte di tutti gli accordi tra i grandi della Terra che devono assolutamente evitare quella ormai quasi inevitabile catastrofe se si lasciasse a tutti i Paesi della Terra ricchi e/o non ricchi, sviluppati o non sviluppati e/o in via di sviluppo, liberi ed in preda ad una follia suicida di inquinare, facendo surriscaldare il pianeta oltre i limiti consentiti. Tanto, gli uomini del pianeta non devono permetterlo, in quanto, così facendo, in modo corresponsabile, sarebbero i carnefici del futuro che, inevitabilmente diventerebbe, futuro negato per tutta l’umanità. A Parigi, 188 Paesi della Terra, allarmati per il riscaldamento del clima hanno assunto solennemente degli impegni da mantenere, senza deroghe da parte di nessuno. Il fuoco con effetti di devastante distruzione, ha il minaccioso e terribile nome di “riscaldamento del clima”, con inevitabili e catastrofiche conseguenze per il futuro della Terra e della vita dell’uomo sulla Terra. Bisogna fermarne il corso deviato e tornare ad essere uomini saggi, tra l’altro, capaci di godersi i beni dell’anima che hanno la forza di germogliare soprattutto per effetto dei valori immateriali della vita umana. Contro le miserie umane bisogna da “protagonisti” agire e reagire; tanto è necessario per un governo necessariamente saggio del mondo. Per un governo che non faccia correre rischi agli uomini del pianeta e non avveleni mai più l’aria ed il clima, creando le situazioni di una disumana catastrofe che mette barbaramente in forse la vita degli uomini sulla Terra. Per evitare i pericoli imminenti sulla Terra e che rischiano di cancellarne l’uomo, bisogna saper vigilare, evitando che follemente si avveleni la Terra, l’acqua, l’aria, annullandone la presenza umana, incompatibile con i veleni ed assolutamente incapace di sopravvivere ai disastri annunciati costruiti dall’uomo contro l’uomo.