Salerno: Covid-19, ripresa scolastica in DAD, Dirigente Naddeo “Concordo con Presidente De Luca, ma alle Scuole Superiori situazione non facile da gestire”

Salerno: Covid-19, ripresa scolastica in DAD, Dirigente Naddeo “Concordo con Presidente De Luca, ma alle Scuole Superiori situazione non facile da gestire”

Rita Occidente Lupo

Sulla ripresa dell’attività scolastica in DAD, per Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado, alla luce del picco di contagi che sta imbizzarrendo la curva epidemiologica, il Dirigente Scolastico, Presidente provinciale dell’ANP di Salerno, Claudio Naddeo, commenta: ” Certamente nell’attuale momento, l’ interesse primario è la salute pubblica, per cui son d’accordo, come già rimarcato, sulla decisione del Governatore della Regione, Vincenzo De Luca, affinché possa procedere speditamente la vaccinazione degli adolescenti e rientrare poi in presenza tra i banchi con maggiore sicurezza.  Certo il problema resta per le Scuole Superiori in quanto ci si sarà basati sull’andamento del trend vaccinale, che noi Dirigenti non abbiamo.

Pertanto ritengo che sia ancora da valutare tale  situazione, dovendo essere a conoscenza del personale docente, Ata, a disposizione effettiva. Privi dei dati anche se la Secondaria di 2° grado avrà attività in presenza,  prevedo uno  scenario di non facile gestione per noi Dirigenti. Per Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado, alla luce delle risorse ricevute, avendo già gestito l’organizzazione in DAD, compresi i regolamenti di comodato, continueremo con quanto sperimentato negli anni scorsi, grazie a docenti che hanno dato prova di grande professionalità e competenza. Non sono d’accordo su recuperi, di cui qualcuno azzarda, nel mese di Giugno, come se l’attività scolastica dovesse esser recuperata per questo periodo. La scuola non registra battute d’arresto e il personale, con un impegno ulteriore rispetto a lezioni in presenza, puntuale svolgerà il proprio ruolo, anche con ricadute per il benessere psico-fisico, la cui tutela è sempre a carico dei DS. Prevedo quanto prima scaglionato a seconda dell’andamento delle zone, un rientro, rispristinando un criterio di territorialità. Sarebbe il caso di rinvigorire l’autonomia anche delle istituzioni scolastiche, in modo da consentire non una semplice rilevazione di dati, ma un’analisi di contesto attenta, atta a far stabilire quali classi possono rientrare e quali no. In qualità di dirigente anche del Convitto Nazionale “T. Tasso” mi dolgo della dimenticanza dei Convitti nelle disposizioni normative a riguardo. Eppure l’utenza vive problematiche legate alla residenzialità: i convittori condividono camere e spazi comuni. Mi auguro che venga chiarita la natura dei Convitti, per un’ adozione di provvedimenti consoni a tale specifica utenza scolastica”.