Nocera Superiore: IC “Pascoli-Fresa”, DS Cirino su celebrata Giornata della Comunicazione

È con vivo entusiasmo, convinzione e partecipazione emotiva nonché dovere professionale esprimere, in qualità di Dirigente Scolastico di questa scuola, il plauso e l’elogio personale a tutti i docenti dell’ISTITUTO COMPRENSIVO DELLA”Fresa-Pascoli “di Nocera Superiore (SA), per la realizzazione progettuale e per i risultati raggiunti. Il progetto con  i tradizionali concorsi di “Didattica sul web” e “Il tema più bello” delle nostre ex scuole – EX Scuola Media e EX 2° Circolo – sono confluiti nel progetto Comunicazione dell’Istituto Comprensivo “Fresa-Pascoli” il giorno martedì 25 maggio 2021 dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Il progetto immaginato e nato come strumento per consolidare i percorsi formativi degli alunni, per implementare spazi comunicativi con il territorio, per riscoprire le radici autentiche ed il senso di appartenenza alla comunità, nell’ottica di un superamento epistemologico tra discipline scientifiche e discipline umanistiche e tenderà al superamento della dispersione e del disagio scolastico attraverso un nuovo modo di fare didattica unendo l’emozionale al cognitivo. Nel rinnovare il plauso e l’elogio mio personale, auguro a tutti i docenti di continuare e rinnovare l’impegno professionale che ha spesso contraddistinto le scuole del territorio di Nocera Superiore in termini di impegno collegiale verso obiettivi educativi intrisi di crescita culturale, civile e democratica. Il progetto nato per implementare spazi laboratoriali di ricerca/azione per la nostra scuola, ha manifestato segnali concreti di innovazione didattico-metodologica legittimando l’offerta formativa sul territorio, avvicinando e testimoniando l’autorevolezza pedagogica delle nostre macroprogettazioni nonché la condivisione dell’utenza e di quanti lavorano in sinergia con la nostra scuola. Nell’auspicare percorsi innovativi e sperimentali tesi alla costruzione di un autentico sistema formativo integrato con il territorio si ribadisce il plauso mio personale. Un plauso in particolare a tutti i docenti ed in particolare all’AREA COMUNICAZIONE E SITO WEB per aver sostenuto una visione di scuola che abbiamo sempre auspicato. Grazie al Vostro impegno, abnegazione ed entusiasmo evidenziato ed affermato nel tempo auspichiamo di ritornare all’essenza esistenziale fatta di senso di appartenenza e di riscoperte delle radici più autentiche attraverso una scuola nuova ma ancorata forte alle proprie radici più autentiche. Riproporre con nuova forza e consolidato entusiasmo partecipativo LA GIORNATA SULLA COMUNICAZIONE per l’anno scolastico 2020/21 (dei partners ed esperti che hanno sostenuto l’iniziativa, degli alunni e dei docenti) assume un significato formativamente arricchente per tutta la comunità scolastica e per il territorio. In primo luogo si consolida con la comunicazione la mission di scuola come servizio alla persona e finalizzata ad una autentica promozione personale. Un modello di scuola centrato sulla costruzione collaborativa, consapevole e concorde di discenti e docenti. In secondo luogo si amplifica la Vision di scuola organizzata a sistema complesso che offre pari opportunità educative, che garantisce l’autonomia amministrativa e didattica, che si configura come un sistema dinamico complesso capace di interagire, in modo costruttivo, con la società del cambiamento e dell’innovazione. Una scuola che esalta un percorso formativo multidimensionale per formare l’uomo e il cittadino. In conclusione possiamo dire che la scuola delineata si fonda sulle capacità interrelazionali e di comunicazione, sulle competenze, su una visione sistemica della realtà, su una mentalità sintetica, all’analisi viene contrapposta la creatività. È importante a scuola e non solo relegare in secondo piano visioni autoritaristiche, gerarchiche, verticistiche e burocratiche e tornare invece a riflettere sui grandi cambiamenti epocali del sistema scolastico di oggi riflettendo su alcuni autori che possono essere contestualizzati anche nelle nostre classi terminali di scuola Primaria. Già Natalia Ginzburg in un articolo de L’Espresso n.41 del 1972 lanciava una chiara accusa alla scuola degli anni 50 e di conseguenza anche degli anni ‘60. “Se ricordo i miei anni di scuola, ricordo noia, paura e senso di colpa. Queste tre sensazioni mescolate insieme, mi sembrava mi impedissero di studiare. Detestavo tutto quello che faceva parte della scuola: i corridoi, i campanelli, i grembiuli neri, la lavagna, il gesso… Mi si può chiedere: allora lei abolirebbe la scuola? No non la abolirei ma la rifarei completamente.” Ancora più duro verso la scuola verticistica degli anni 50/60 è Don Lorenzo Milani in “lettera a una professoressa” che lancia il suo grido di accuse verso “la scuola di classe”, verso l’istituzione scolastica come strumento di selezione sociale: “…Cara signora, lei di me non ricorderà nemmeno il nome. Ne ha bocciati tanti. Io invece ho ripensato spesso a lei, ai ~ 5 ~ suoi colleghi, a quell’istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che respingete…Voi dite di aver bocciato i cretini e gli svogliati. Allora sostenete che Dio fa nascere i cretini e gli svogliati nelle case dei poveri. Ma Dio non fa questi dispetti ai poveri. è più facile che i dispettosi siate voi…” E ancora Alberto Moravia che sul tema esposto, con questa citazione conclude il nostro percorso sull’analisi e sugli spunti tematici offertici da “Il maestro di Pietralata”. Dice a proposito del sistema scolastico in un suo corsivo il noto scrittore accusando la scuola vericistica e burocratica ormai anacronistica: “…tutto quello che so l’ho imparato da solo e a casa mia, leggendo i libri che mi piacevano…Bisognerebbe offrire al ragazzo il maggior numero di scelte possibili, porgli fin da principio un programma di insegnamento unico. In poche parole conversare con lui, seguendo la traccia delle sue curiosità e del nostro raziocinio…La risposta è : nessuna scuola oppure una scuola lunga come la vita.”