La Voce e la Vita della Chiesa: Festa della nascita di Roma

Diacono Francesco Giglio

Sarebbe bello poter ordinare una torta per festeggiare il compleanno della “Città eterna”, ma l’attuale momento non ce lo consente sia per il distanziamento che la chiusura delle pasticcerie. Anche volendo ovviare a questi inconvenienti non è possibile realizzare una torta così grande e con tantissime candeline poiché il giorno della nascita della capitale d’Italia è, secondo quando raccontato da Varrone, il 21 aprile del 753 a.C. Secondo la leggenda la “fondazione di Roma” avvenne in questa data ad opera di Romolo. Data confermata dai calcoli astrologici effettuati dal filosofo e matematico Lucio Taruzio Firmano (I sec. A.C.), amico di Varrone e Cicerone, da cui nacque la locuzione latina “Ab Urbe condita” che significa “dalla fondazione della Città”. Questa data in uso secondo la cronologia romana, è stata adeguata poi con il calendario gregoriano, per cui gli anni vennero conteggiati a partire dalla data della nascita di Cristo riportando la dicitura “Anno Domini”.

In considerazione dei calcoli fatti quest’anno la Città eterna festeggia il suo 2773° compleanno. Nel corso degli anni il “Natale di Roma” ha subito diversi cambiamenti: da festa tipicamente romana fino al 1870, divenne  poi dal 1871 la città “Roma Capitale” assurgendo in seguito a città simbolo di una nazione e sede del Parlamento e del Governo. Nel periodo risorgimentale ritornò ad essere una “tradizione” in seguito alla liberazione, da parte dei rivoluzionari mazziniani e garibaldini, che avevano rovesciato il potere temporale del Papa e dichiarato “Roma Repubblica libera”. Nel periodo fascista Benito Mussolini la proclamò “festa ufficiale del Fascismo”. Nel 1923, il Natale di Roma divenne il giorno “significante l’avvenuta rinascita della romana grandezza”. Questa ricorrenza divenne per il partito nazionalfascista dal 1924 festa nazionale denominata “Natale di Roma – festa del lavoro” abolendo di fatto la festa del 1° maggio. Nel 1945 fu ripristinata la data della “Festa del lavoro” e da allora il 21 aprile è ritornato ad essere una festa cittadina. Negli ultimi 20 anni, grazie all’Associazione del “Gruppo Storico Romano il Natale di Roma”, viene celebrata a livello cittadino con rappresentazioni storiche in costume. Dall’anno 2000 la giornata viene caratterizzata per la inaugurazione di importanti opere pubbliche cittadine.

A questa “Città Eterna” alla sua storia e alla sua grandezza e per l’importanza che riveste non solo per la nostra Patria ma per il mondo intero, auguriamo di essere ancora nei secoli “Caput Mundi” e cioè “Capitale del Mondo” e faro di civiltà per l’intera umanità. Malgrado l’attuale momento dovuto al coronavirus e alle sue implicanze, di cuore, auguriamo alla nostra capitale “Buon compleanno”.