Proverbi africani: l’onore

Padre Oliviero Ferro  

E’ l’egregia espressione e solenne o implicito riconoscimento della forza vitale di un individuo, di un clan, di un villaggio o di un impero. E’ l’appagamento, il riconoscimento dei sacrifici subiti per ascendere a una vita più dignitosa. L’onore, piccolo o grande che sia, è ciò che ogni uomo ricerca sia nella primogenitura, sia nell’educazione, sia nell’esercizio di ogni forma di attività. L’onore però si merita. Lo si può anche conquistare. Bisogna essere però prudenti e sapienti nella ricerca degli onori, per non cadere nel disvalore della vanità e dell’orgoglio. La sapienza africana ci insegna come coltivare il senso dell’onore, come vivere da uomo ben onorato, cioè come conservare l’onore. Perché lo si può anche perdere. E’ più facile perdere l’onore che riconquistarlo. Viene quindi raccomandata una vigile attenzione alle proprie parole, al proprio atteggiamento e comportamento. Veniamo ai proverbi.

“Ciò che vergogna è più grave di ciò che implica una condanna da pagare” (Ibo, Nigeria) (il disonore ferisce molto di più la personalità di qualcuno). Interessante questo che viene dai Bamoun del Cameroun “l’orgoglio del leopardo si rompe solo per causa del grillo” (qualcuno arriva a disonorarsi per motivi banali). E’ importante curare bene il proprio linguaggio, perché è la perfetta espressione del proprio essere e dell’agire che crea o rovina l’onore. “La personalità si riconosce dal linguaggio anche se si brilla come il sole” (Mandingue, Guinea). Si invita alla modestia nella ricerca e nell’acquisizione di una vita onorata. “Il coltivatore non si dà gloria, la gloria gliela danno i passanti” (Luluwa, Congo RDC). L’importante è avere lo spirito dell’onore, perché p molto importante nei rapporti interpersonali. Promuove il rispetto da parte degli altri, mentre il disonore è il contrario.

Ce lo ricordano i Toma della Guinea “L’uomo è come una palma che si teme a causa delle sue spine”. Lo sappiamo che, a volte, il disonore rimane nascosto, ma scoppierà un giorno (ciò che è nascosto, verrà sempre alla luce). “Anche se la mano nasconde ciò che ha preso, là dove ha tirato fuori la cosa, rimane sempre il vuoto” (Ambara, Etiopia). Non bisogna mai gloriarsi per delle ridicole vittorie (le vittorie di Pirro). “Si disprezzano i rospi e tu gioisci di averne acchiappati sei” (Baoulè, Costa d’Avorio). Non dimentichiamo che il disonore diminuisce sempre qualcosa della personalità di qualcuno. “Chiunque cada dall’albero, non rimane mai sano e salvo” (Basonge, Congo RDC). A volte si è in disaccordo con le persone, ma non bisogna mai togliergli l’onore e la dignità, come invece sta succedendo spesso in questi tempi. “Se ti capita di privare del tuo danaro qualcuno, non privargli l’onore” (Sakalave, Madagascar). C’è chi vende il proprio onore per delle cose banali, senza vergogna. Ce lo ricordano i Minah del Benin.

“Hai veduto la tua persona per cibo”. Ci dicono i Warega del Congo RDC “Chi ti regala una pianta di banane, ti procura una banana: colui che ti regala un pappagallo ti procura dell’onore” (cioè: colui che ti dà da mangiare o ti dà dei soldi ti rende servizio: ma colui che ti stima e ti onora ti dà di più: si rivolge non solo al tuo corpo, ma a tutta la tua personalità). E aggiungono che: quando tu doni a qualcuno, che è povero, non accontentarti di cede un po’ dei tuoi beni. Fa in modo che egli si senta riconosciuto come uomo e rispettato nella sua dignità umana. Infine “La vostra capretta può portare la zampetta sul vostro viso”. Il capo deve salvare la propria dignità di fronte ai propri sudditi.