Sarno: DisAbiSport, al via progetto de La Filanda, sport oltre disabilità

Lo sport come inclusione, come integrazione, ma soprattutto lo sport per tutti. Senza barriere, oltre ogni pregiudizio, le attività diventano il punto focale di una nuova linee tracciata da La Filanda Polo sanitario e Polo sportivo in cui la disabilità è sempre più una abilità speciale, in cui grandi e piccini trovano spazi liberi, aperti, per stare insieme, per avvicinarsi allo sport attraverso le proprie inclinazioni. E’ nella casa dello sport di Sarno, il Palasport per tutti, che le discipline sportive sono diventate una vera sfida nella sfida fatta anche di cultura e sociale. Una competizione sana, le gare che sono spinte per se stessi, per vincere i limite, per andare oltre i preconcetti, gli stereotipi.  La Filanda sta puntando tanto sul progetto DisAbiSport, per far crescere i sogni sportivi dei bambini diversamente abili, farli diventare realtà  in un campo da gioco dal manto verde e morbido, in un palazzetto con i primi passi sul parquet delimitato da linee colorate e la rete di gioco.

“Abbiamo voluto creare una sintesi perfetta tra arricchimento personale e confronto con gli altri attraverso lo sport – spiega la direttrice de La Filanda, Nilde Renzullo – Attività sportive che hanno il fine di essere non solo riabilitative, ma anche di sfida con se stessi, di obiettivi da raggiungere e di sogni da realizzare. Abbiamo tanti esempi di campioni paralimpici che sono stati anche ospiti della nostra struttura. Hanno raccontato le loro storie ed hanno trasmesso tanta forza dalla quale trarre solo insegnamento ed esempio. Ci muoviamo su quelle linee di importante interazione e di concetto di abilità speciali  in campo a tutto tondo”.
A spiegare il progetto di sport inclusivo è anche il direttore sportivo, Simone Zulli. “DisAbiSport nasce da un’idea integrata tra Polo sanitario e Polo sportivo, dall’idea che l’attività motoria e sportiva possa contribuire in maniera determinante ad ottenere benessere psicofisico della persona disabile. L’azione educativa rivolta al bambino con disabilità è indirizzata alla totalità della persona, non limitando l’intervento alla sfera cognitiva, ma valorizzando altre funzioni, come quella emotiva, quella socio-relazionale e, naturalmente, quella motoria, le quali inevitabilmente interagiscono con le altre funzioni. Lo sport è lo strumento migliore per la riabilitazione e l’inclusione sociale. Oltre a migliorare la qualità della vita aiuta a ritrovare autostima, vivere emozioni, sentirsi più realizzato. Esistono molte discipline sportive praticabili. Sono molte le testimonianze di atleti paralimpici che con i loro successi riescono a promuovere e diffondere gli sport per le persone disabili. Il progetto si svolge nei giorni di martedì e giovedì, utilizzando tutti gli spazi a disposizione della Polisportiva, mantenendo un rapporto bilanciato tra operatori specializzati e bambini, in stretta collaborazione con lo staff di osservazione psicologica”.