Dirigente Scolastico Michele Cirino
PER UN CAMBIAMENTO E INVERSIONE DI ROTTA al di là della complessità del momento. Perché i DS e i Dirigenti passano, passano i docenti e i collaboratori scolastici e resta imperitura però sempre l’idea grande di scuola, di una scuola fondamentale per la crescita civile e democratica del nostro paese. Si ricorda a chi ancora non avesse capito perché scambia la scuola per una mera competizione che….. SPECIE A CIÒ CHE HA RIGUARDATO il DIMENSIONAMENTO scolastico REGIONE CAMPANIA…. ……A scuola non esistono fazioni e la scuola non è il luogo dello scontro ma il luogo ideale per poter far emergere il meglio che sta in ognuno di noi. E’ il luogo dell’incontro e della costruzione della conoscenza, il luogo di massima espressione comunicativa, dell’ascolto, della cura, della comprensione e della difesa della democrazia. In questo scenario come DS della mia comunità scolastica mi sento in dovere di ringraziare per l’attenzione, la sensibilità ai procedimenti della scuola che certamente sfoceranno in orizzonti di miglioramento e di serenità per tutti noi. La scuola per un cambiamento di passo oltre le criticità globali e strutturali contingenti, con la convinzione che bisogna dare nuovo impulso specie e soprattutto nei momenti difficili come questi tra la guerra e le criticità ancora persistenti.
La canzone “Changing of the Guards” di Bob Dylan affronta temi universali legati alla crescita personale e all’evoluzione delle relazioni nel corso della vita. Attraverso un linguaggio poetico e metaforico, Dylan esplora l’idea del “cambio della guardia” come un momento cruciale in cui si verificano trasformazioni profonde e talvolta spaventose.  La canzone “Changing of the Guards” di Bob Dylan parla della crescita personale e dei modi in cui il potere, la fortuna e le relazioni cambiano e si trasformano nel corso della vita. Questi cambiamenti, a cui la canzone si riferisce come al “cambio della guardia”, possono essere terrificanti, ma alla fine portano alla crescita e a una migliore comprensione della propria identità. La canzone avverte anche che dobbiamo continuamente resistere alla tentazione di seguire falsi idoli e assumerci la responsabilità delle nostre vite e delle nostre scelte mentre attraversiamo le diverse fasi della vita. La crescita personale e i cambiamenti nella vita “Changing of the Guards” parla della crescita personale come un percorso che coinvolge inevitabilmente cambiamenti e trasformazioni. La canzone suggerisce che, nonostante la paura e l’incertezza che possono accompagnarci lungo il cammino, questi cambiamenti sono fondamentali per la nostra evoluzione e la nostra comprensione di noi stessi. Ciascun “cambio della guardia” rappresenta un momento di svolta che ci spinge ad abbracciare un nuovo stadio della nostra vita. Personalmente, ho vissuto un momento di “cambio della guardia” quando ho lasciato il mio paese natale per trasferirmi in un’altra città per motivi di lavoro. Inizialmente, ero pieno di preoccupazioni e timori, ma ho capito che questa decisione avrebbe portato a nuove opportunità e a una crescita personale. L’esperienza di lasciare la mia città e tutto ciò che mi era familiare mi ha aperto ad una nuova comprensione di me stesso e mi ha aiutato a superare le mie paure. Resistere alle tentazioni e assumersi la responsabilità. Nella canzone, Dylan avverte anche del pericolo di seguire falsi idoli e ci esorta a prendere la responsabilità delle nostre vite e scelte. Questo messaggio richiama la necessità di restare fedeli a noi stessi, anche quando siamo tentati di seguire la corrente o di abbandonare il nostro percorso personale. Mi ritrovo in queste parole, poiché ho sperimentato momenti in cui sono stato tentato di abbandonare i miei sogni personali per conformarmi alle aspettative degli altri o per cercare il successo rapido. Tuttavia, ho imparato che la vera felicità e realizzazione vengono solo dal perseguire ciò che è autentico per me, ignorando le distrazioni e le tentazioni lungo il percorso. “Changing of the Guards” di Bob Dylan affronta temi importanti legati alla crescita personale, all’evoluzione delle relazioni e alla responsabilità nei confronti delle nostre vite. Questa canzone ci invita a abbracciare i cambiamenti che ci portano verso una migliore comprensione della nostra identità, a valorizzare le relazioni significative che ci formano, e a resistere alle tentazioni che ci distraggono dalla nostra strada. Spero che la mia esperienza personale con questa canzone possa aiutare a illuminare il significato universale che si trova dietro le parole di Dylan.
 Quello che non possiamo fare sono i miracoli che lasciamo ai Santi e a nostro Signore che ogni giorno ci protegge ed è vicino ai nostri alunni, la parte più vera e autentica della mia comunità scolastica. Se viene meno quel sentimento di fiducia, di rispetto, di vicinanza e di spirito identitario in una scuola tra i suoi vari componenti viene meno ogni possibilità di miglioramento possibile. Se invece costruiamo insieme un clima di alleanza strategica, di fiducia e di rispetto forse potremmo fare pure i miracoli. Anche perché tanti miracoli in questi anni li abbiamo fatti nell’affermare una visione di scuola autorevole che ha finalmente conquistato la fiducia del suo territorio, sfatando i complessi di inferiorità e la sudditanza con realtà scolastiche limitrofe. Ripeto se questa fiducia viene meno, se viene meno il rispetto e il clima di assertività ( e questo riguarda anche gli operatori scolastici all’interno dell’Istituzione nella consapevolezza che quando i genitori si lamentano vi è sempre la sponda e l’amplificazione interna) viene meno ogni spazio e azione di miglioramento di un’organizzazione. Questo perché la scuola è una realtà complessa dove ogni accadimento sia esso funzionale o disfunzionale dipende da tutti i suoi componenti nessun escluso.