Due nuovi Santi del nostro tempo: Montini e Romero

di Rita Occidente Lupo

Tra  sette nuovi Santi, per la gioia dei circa 70.000 fedeli ieri mattina, a gremir Piazza San Pietro, Paolo VI e l’arcivescovo Oscar Romero, ucciso quest’ultimo in El Salvador nel 1980, dagli squadroni della morte. Una Domenica che ha portato alle glorie degli altari Papa Montini, col quale chiuse battenti il Concilio Vaticano II.

Uomo molto colto e riservato, erede della tradizione della Chiesa dei Pontefici precedenti, s’aprì alla modernità con frequenti viaggi apostolici e con lo sguardo rivolto all’ecumenismo. Profondi mutamenti anche nella Curia romana, con l’indice rivolto alla povertà ed alla pratica missionaria autore di documenti fondamentali per la vita di fede, quali l’Humanae vitae, a difesa della vita umana. Non capito abbastanza durante la sua vita, per le sue idee liberali, che spesso portarono i tradizionalisti a tacciarlo d’eccessivo modernismo, il Vicario di Cristo seppe tenere in equilibrio le nuove mode del tempo, con i principi evangelici.

Quella povertà, alla quale Papa Francesco ha fatto riferimento, prendendo le mosse dal Vangelo domenicale, fu per Montini calzante, nel momento in cui donò la Sua tiara. Oggi, che la Chiesa vive un momento di confusione, in quanto il maligno cerca di creare fratture proprio tra i consacrati, che dovrebbero pascere il gregge dei fedeli, quello di Paolo VI, insieme all’Arcivescovo Romero, risuona come il sigillo ad un modus vivendi già da questo mondo, proiettato alle glorie dei cieli, nella sequela agl’intramontabili dettami evangelici, che non subiscono la ruggine del tempo! E di Fedeli testimoni, oggi, più che mai bisogno!