Baronissi: XI ediz. “Festa del Mangione”

Anna Maria Noia

E sono undici. Undici, intense edizioni – per il consueto (classico) appuntamento estivo della “Festa del mangione”, in quel di Baronissi. Infatti, udite-udite, da venerdì 10 a martedì 14 agosto – dalle 20 alle 24 – torna la kermesse adatta a tutti i palati e (abbordabile) per tutte le tasche. In largo Giorgio Ambrosoli, l’ex area di parcheggio riservata agli uffici postali. Organizzazione a cura del sodalizio “Sogno e realtà”. Una valida realtà del comprensorio (sorta nel 2005) – che si occupa anche di altri eventi, ad esempio dell’allestimento del carnevale nella cittadina. Ma non solo. In tavola, per tutti i… mangioni – altrimenti definiti buongustai o buone forchette – prodotti tipici della tradizione della Valle Irno; ogni serata sarà incentrata su diverse leccornie: a partire dal piatto “contadino”, cosiddetto “povero” (ma perché gli ingredienti erano facilmente reperibili anche tra famiglie umili – non per la presunta “pochezza” del sapore e né per le calorie) del cosiddetto “mallone sciatizzo”. Una pietanza ricca di broccoli e patate, ma che anticamente veniva preparata con erbe di montagna. Erbe selvatiche (borragine, cicoria nera o amara…), donde la denominazione “sciatizzo” – detto cioè di essenze arboree lasciate a sé stesse. Oppure l’aggettivo deriverebbe dal latino “satis” (da cui “saturo”, abbastanza). Il mallone è un enorme involucro – il mallo publicus, o puplicus, nelle piazze cittadine lo attesta e testimonia – da sciogliere, da dipanare. Come un gomitolo, come uno “gliommero” di partenopea memoria (anche per lo scrittore Giambattista Basile, autore de “Il Pentamerone” o de “Il cunto de li cunti”). Ma torniamo a noi e alla bella manifestazione – che non manca di suscitare momenti ed occasioni di puro divertimento, di tanta evasione dalla calura delle afose notti agostane. Grazie, lo ripetiamo, a “Sogno e realtà” – che trasforma, appunto, in realtà un’idea per rendersi attivi nell’Irno (e non esclusivamente). Tra altri piatti (rigorosamente a km zero), saranno disponibili – presso i numerosi stand: il primo piatto del Mangione (col tegamino: gnocchetti sardi o malloreddus con fagioli, pancetta e porcini); la milza – retaggio di Salerno (qui si assaggia imbottita il 21 settembre, nella ricorrenza di S. Matteo – l’adorato patrono) e di S. Severino (il 15 agosto – per la Madonna assunta in Cielo); il soffritto e così via. è importante e doveroso ricordare che alla sagra sarà presente anche uno stand per celiaci e per gli intolleranti al glutine – una postazione gluten-free con vari prodotti preparati sul momento – all’istante. Tra i primi piatti, oltre ai già citati, ci saranno: fusilli al ragù, pasta e patate in bianco – con guanciale e basilico. Tra i secondi, un’ampia scelta, una vasta gamma di carni: spezzatino di maiale – composto da salsiccia, pancetta, capocollo, patate e peperoni; porchetta di Ariccia. Poi il sopra citato mallone, ma non mancheranno dei medaglioni di melenzane e la ciambotta (erroneamente tradotta con “caponata”). Ed eccoci ai panini: il menu comprende anche il panino alla porchetta di Ariccia; l’hamburger (con contorni di patatine oppure di insalata); le salsicce e – ancora una volta – milza e soffritto. Ma non finisce mica qui: che festa del mangione sarebbe senza: la pizza fritta (o montanara) con mozzarella, ricotta, ciccioli (o sfrittole) di maiale e pepe oppure – classica – con pomodoro e grana? A completare l’opera – egregiamente “dipinta” da “Sogno e realtà” – le zeppole, semplici o farcite. Dalle 23 in poi, inoltre, è sempre attesissima la gara “gastronomica”, la sfida per stomaci forti detta “La grande abbuffata del Mangione”. Con la presenza di mezzo chilo di pasta da divorare nel più veloce tempo possibile. Ogni volta, un vincitore per tutte le serate. Nel corso dell’ultimo appuntamento, tra i quattro “re” della pastasciutta ne verrà prescelto uno (ovviamente dopo aver vinto la gara, tra tutti e quattro i “mangioni”) che riceverà un cesto di prodotti alimentari. Tutte le soirée avranno in sé svariati spunti di intrattenimento e occasioni di allegria e refrigerio: tra balli di gruppo, esibizioni di cover band, spettacoli folkloristici e/o di musica popolare; laser game e perfino uno spazio dedicato (nell’area giochi) al calcio balilla “dal vivo” ovvero – pare – con le persone a mo’ di “fantocci” del calcetto. Vi saranno apposite giostrine per piccoli; il primo giorno, ecco “Bellizzica popul’art” – mentre l’11 ci saranno quelli del “Verygood group”. Il 12, largo a “I seiottavi”, il giorno 13, si balla e ci si diverte con le musiche scatenate di “Rdi summer tour” (Noel Bisogno). Come pure l’ultima notte, martedì 14. Solo che lunedì 13 – start ore 22 – è in arrivo l’imprevedibile e divertentissimo schiuma party. Dove ci si bagnerà e si grideranno inni all’estate ormai inoltrata. Con tutta l’esperienza e la concretezza di “Sogno e realtà”. Si attendono numerosi avventori, da Baronissi e da zone limitrofe – per una kermesse che nelle trascorse edizioni ha riscosso, davvero, un meritatissimo successo.