L’Uomo prima dell’economia, al centro del mondo

Giuseppe Lembo

Purtroppo e sempre più, la maggioranza degli uomini della Terra crede come non mai alla finanza, all’economia padrona del mondo ed al “feticcio” PIL che, come modello corrente di riferimento del vivere insieme, fa parlare tanto di sé ed è al centro della vita individuale e di insieme che si preoccupa del “feticcio” PIL, ma si dimostra del tutto indifferente a tutto quello che di umano fa parte della vita d’insieme, compresa l’aria malsana che respiriamo, facendo un male da morire alla nostra salute; tanto, con disumana indifferenza per il male che ne consegue all’Uomo che respira veleni, voluti dal “feticcio” PIL .

Ciò dimostra che il benessere umano, non viene solo dal PIL. Che è benessere, saggiamente inteso, la vita di qualità che viene soprattutto dai valori che portiamo dentro e dai saperi che ci rendono saggiamente attenti e responsabili nella scelta della strada da seguire che, prima di tutto e soprattutto, deve essere una strada ricca di valori, un bene di cui l’uomo, preferendo il PIL e la materialità che ne consegue, preferisce facendosi male, farne a meno, considerandolo un optional secondario rispetto al benessere materiale basato sul reddito assolutamente determinante nelle nostre scelte di vita secondo cui, ciò che individualmente e come valore e forza dell’insieme materiale “misuriamo, influenza anche ciò che facciamo”.

Tanto, con una interdipendenza dell’uno nei confronti dell’altro, con il grave risultato umano di fare e farsi purtroppo male, compromettendo, così facendo, tanta parte della nostra vita individuale e di insieme e soprattutto tanta parte del nostro Futuro che diventa sempre più, Futuro negato.

Con saggezza TIM JACKSON, mette a nudo i danni di una crescita infinita; di una crescita che insegue crescita in un pianeta dalle risorse sempre più limitate.

Purtroppo, questa condizione da catastrofe annunciata, inevitabilmente si rifletterà negativamente sulla vita del pianeta dalle risorse limitate, creando danni superiori ai vantaggi, così come già oggi dimostrano le crescenti migrazioni per non morire di fame ed i gravi e sempre più sconvolgenti cambiamenti climatici, per effetto del riscaldamento del clima ammalato di origine antropica.

Quanta ostinata e disumana volontà di crescere, facendo crescere il solo PIL!

Tanto in Italia e nel Mondo con politiche di sviluppo non per l’Uomo ma per una falsa crescita economica, assolutamente fine a se stessa.

In Italia, il tutto, si traduce in una crescita poco felice, in quanto con la povertà crescente di circa 7 milioni di italiani e con la diffusa decrescita umana e sociale, abbiamo una società ammalata, con una falsa prosperità che crescita, assolutamente non è.

La tanto propagandata crescita fa sempre più spesso male all’Uomo della Terra che si nega agli altri, vivendo in solitudine ed a chi lo rappresenta nelle istituzioni, sempre meno politiche e democratiche, facendo venire meno la sua presenza, al momento di esercitare il diritto di voto.

Il non – voto, in Italia fortemente diffuso, è l’espressione di massa di una protesta silenziosa dei tanti cittadini che si sentono maltrattati e traditi.

Tante nel mondo sono le ricadute sull’appello di politiche basate sull’idea poco saggia di considerare la crescita economica come altrettanto diffusa crescita umana.

Il Mondo, così com’è, rischia il declino! La crescita economica non è crescita umana. Tanto è necessario considerare saggiamente, come ci dice TIM JACKSON, per il Futuro del Mondo.

È, assolutamente necessario, cambiare; cambiare sviluppando il Mondo del nuovo, come quello che ha la sua ragion d’essere, nelle energie alternative che, anche se non funzionali al PIL, sono utili all’Uomo ed al suo Futuro, con un’ingegnosità infinita, capace di portare rapidamente a modelli nuovi, più efficienti dei vecchi.

Si tratta di cambiamenti sempre più urgenti, per mitigare gli effetti devastanti di vecchi ed ormai superati modelli che richiedono la transizione verso il nuovo per l’Uomo, a partire dalla qualità della vita e non per ostinati e perdenti percorsi di un’economia padrona e senz’anima che, nella logica di sempre, pensa di poter continuare a dominare il mondo, da padrone unico, disumano e senz’anima che, il Mondo umanamente inteso, non vuole più delegare al “FUTORO DEL MONDO” in quanto sarebbe FUTURO SENZ’ANIMA e sempre più contro l’UOMO.