Roma: Eugenia Serafini, poesia e multimediale nella rassegna internazionale di scrittura contemporanea

Silvana Lazzarino

Le diverse espressioni legate alla parola scritta e declamata che si innalza leggera e decisa, e quelle ancorate alle arti visive dove il colore avvolge la materia caratterizzando spazi e forme definite da segni e linee ora avvolgenti, ora spigolose, nel loro interagire raccontano emozioni di storie che si ripetono e rinnovano nel tempo., Ad dar loro un rinnovato canale espressivo è la Rassegna Internazionale di scrittura contemporanea, poesia e arti multimediali  “L’ALBERO DELLE NOSTRE PAROLE” giunta alla 10 edizione, a cura della pittrice e poetessa, nonché performer e installazionista Eugenia Serafini artista di fama internazionale, che si svolge presso il suo Studiolo a Roma in Via Marsi, 11 il 18 ottobre  alle ore 18.00.

Nell’ambito di questa manifestazione, dove le diverse forme artistico creative si confrontano e interagiscono con i media, Eugenia Serafini presenta “PAROLE DIPINTE, LETTE E LIBRI DI LEGNO” e VIDOPERFORMACE di Gabriella Di Trani per ricordare Gabriella figura di spicco sia come poetessa sia come artista visiva e performer, legata da profonda amicizia ad Eugenia Serafini con la quale ha condiviso diversi momenti importanti. Ideata da Giorgio Di Genova insieme ad Eugenia Serafini, la Videoperformance affronta la contaminazione tra espressioni creative e del multimediale per una forma di arte totale. Ed è questa forma di “arte totale” giocata sulle corrispondenze tra segni, suoni, parole, immagini in movimento che ha affascinato Gabriella Di Trani e che porta avanti con interesse Eugenia Serafini per costruire una continuità tra i diversi canali di comunicazione che procedono dal visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale.

Un percorso visivo ed emotivo dove segni, colori, parole e gesti si susseguono in un tempo sospeso creando nuova energia che dalla scrittura passa alla materia, e dalla materia alla corporeità attraverso lo sguardo visivo ed emotivo ad esplorare i luoghi della memoria e del presente dove abitano stati d’animo che segnano gesti, comportamenti ordinari e straordinari. In questa ottica l’esperienza umana nelle arti non può solo limitarsi ad un’unica visione, ma aprirsi verso più direzioni che contemplano i segno, il colore, il gesto, la parola rielaborate entro dinamiche multimediali dove la realtà supera l’immaginazione e crea un pensiero libero. “L’Albero delle nostre parole”  rilancia la possibilità di partire dalle zone più profonde di se stessi e costruire una nuova visione del rapporto con la realtà guardando al cambiamento e alla trasformazione quali possibilità per far veicolare idee e pensieri in divenire. Attraverso l’innovazione legata alla performance e al video si esplorano le emozioni a dare voce ad un pensiero che in un attimo svanisce, ma che resta entro la dimensione del gesto, della rappresentazione o dell’opera stessa. Un percorso dove riaffiorano stati d’animo che possono passare dalla gioia alla malinconia, dallo stupore alla nostalgia e all’abbandono mettendo in moto un circuito in divenire legato alle proprie esperienze di vita.. Un evento quello di questo pomeriggio che si preannuncia avvolgente per gli occhi e la mente dove saranno presenti Giorgio Di Genova, Valerio Bocci fisico presso l’Istituto di fisica Nucleare, e Luigi Domenicucci, marito dell’artista e poetessa Gabriella Di Trani, che sta progettando un museo virtuale per rendere viva nel tempo l’arte e le parole in versi di sua moglie che guardava alla contaminazioni tra le diverse arti per un’unica visione in cui i sensi si rispecchiano l’uno nell’altro a creare suggestive emozioni attraverso cui toccare stralci di storie passate e presenti, sognate e ipotizzate, ma qui possibili. Vi sarà il Reading poetico con i poeti presenti e POESICANZONI di Amedeo Morrone.

Silvan Lazzarino