Castel San Giorgio: devozione all’Immacolata

Anna Maria Noia

 Fervono in tutta Castel S. Giorgio, una delle cittadine “capofila” dell’Agro Nocerino Sarnese, i preparativi per i solenni festeggiamenti in onore della Madonna Immacolata – culto sentitissimo soprattutto dai membri dell’omonima arciconfraternita, retta dal priore ed esercente Gennaro Cibelli. Come ogni anno, i Sangiorgesi non lesinano alcuna manifestazione pur di celebrare degnamente la madre del Cristo, l’Immacolata Concezione che apparve all’umile Bernadette e il cui dogma fu istituito nel 1854 dal pontefice Pio IX. Appositamente per questo, ecco già da fine novembre tante iniziative – particolarmente devozionali, ma anche civili – a coronare il senso di festa e di fede presente nella congrega e fuori di essa. Quest’anno, poi, i motivi per esultare sono duplici: proprio l’8 dicembre – infatti – papa Francesco, che ha indetto il giubileo straordinario della misericordia, aprirà a S. Pietro la porta santa che accoglierà i fedeli più fervorosi. Dunque più di una ragione per affidarsi alla Vergine benedetta. Come detto, il programma è ricchissimo di eventi – religiosi e “profani”: dal 29 novembre scorso fino al 7 dicembre (S. Ambrogio, che ricorda l’avvento ambrosiano) si tiene la consueta novena, per impetrare grazie individuali o collettive, in questi tristi tempi; il 4 dicembre, alle 18.30, si è tenuta la celebrazione eucaristica dedicata ai portatori dei simulacri, mentre il 5-6-7 del mese il triduo solenne verrà predicato da padre Angelo Coronella, fondatore del sodalizio “Cares Divina Misericordia” nella diocesi di Alife e Caiazzo (Caserta). Sempre alle 18.30, un’altra Messa. E invece, proprio l’otto dicembre, la prima Messa è per le 9.45 – a cura di don Graziano Cerulli, parroco della locale chiesa di S. Maria delle Grazie e S. Croce. L’animazione liturgica sarà assicurata dal coro “Stella maris”. Alle 11, ecco la celebrazione solenne: sarà il già citato padre Angelo Coronella a officiare, coadiuvato dalla corale “Stella maris”. Alle 15, ora della “Misericordia”, avverrà la consueta processione con la partecipazione delle associazioni cattoliche del comprensorio, delle autorità e dei fedeli – che sicuramente accorreranno in massa. Ma non finisce certo qui: sempre nell’ambito delle giornate dedicate a Maria, lo storico locale Gaetano Izzo – autodidatta ed ispettore onorario della Soprintendenza, appassionato di storia e di documenti antichi – ha realizzato un opuscolo divulgativo con le sue nuove e “vecchie” scoperte tra archivi e biblioteche. Il volumetto consta di sedici pagine, è quindi snello, maneggevole e soprattutto accessibile ai giovani che siano curiosi di storia e di tradizioni delle nostre terre. In esso, Izzo ha raccolto foto antiche e recenti dell’oratorio dell’Immacolata Concezione ma soprattutto carteggi e documentazioni varie inerenti appunto le strutture afferenti alla chiesa e alla congrega. In tale scrupoloso lavoro, è stato supportato dal priore Cibelli e dalla giovane insegnante sangiorgese Teresa Alfano. Nella prefazione, viene ricordato il precedente libretto approntato nel 2010 da Izzo, in collaborazione con Gino Noia; ma “gli archivi ci riservano sempre grandi sorprese” – dichiarano gli autori – infatti il duro percorso dello storico rende veritiero il “completamento della tela”, vale a dire il ritrovare i tanti pezzi di un puzzle che incoraggiano e incrementano la ricerca storica.“Fino a poco tempo fa – dichiara Gaetano Izzo con i suoi collaboratori – il quadro storico-documentale in nostro possesso sembrava completo, ma non era così.”“Ancora una volta – è scritto nella prefazione – la tenacia è stata premiata e la curiosità della scoperta saziata.” Il “tassello” per capire più a fondo la storia dell’oratorio, della congregazione, della stessa chiesa è stato, come sembra, ritrovato; l’archivio di Stato di Salerno, infatti – frequentato da Izzo e anche da altri storici del territorio – ha fornito la possibilità di ritrovare due atti notarili, rogati dal notaio Andrea Siniscalco nel 1685. In questi vengono citati la benefattrice e il fondatore dell’oratorio, la signora Portia Sarnelli e il reverendo padre Gaetano dello Mastro Napoletano “devoti e promotori” del culto dell’Immacolata (a S. Giorgio) giunto vivo e pulsante “nella nostra comunità”. La signora Portia Sarnelli era di Bracigliano, e l’oratorio fu iniziato con i suoi fondi. In seconde nozze sposò D. Francesco De Caro di Castel S. Giorgio, di cui rimase vedova. Costui era nientemeno che uno dei discendenti dei fondatori della cappella della SS. Concezione in S. Maria delle Grazie. I fondi constavano di 450 ducati e in più padre Gaetano dello Mastro Napoletano fece raccogliere dei proventi nei paesi limitrofi. Quindi fu realizzato l’oratorio e fu predisposta la commissione di una piccola statua della Immacolata Concezione da collocare – dopo i lavori – nella nicchia dell’oratorio stesso. Di vicenda in vicenda, poi, arriviamo ad oggi. Gaetano Izzo riporta la scannerizzazione della volontà testamentaria della Sarnelli ed estrapola dalle carte in suo possesso altri importanti testimonianze relative al sorgere della congrega. Ad esempio estrae la licenza vescovile in data 18 luglio 1685. Lo studioso parlerà delle sue scoperte in questi giorni, all’interno della confraternita. E infine, quest’anno la solennità vede la presenza di una lastra marmorea voluta dai confratelli ad opera del maestro ceramista Carmine Casaburi, che risiede in S. Eustacchio di Mercato S. Severino. Il manufatto sarà ubicato all’esterno della congrega, e rappresenta uno spaccato della chiesa con i soci diretti da Cibelli. Tutto ciò per invocare dalla Madonna la protezione necessaria affinché il nuovo anno riservi solo sorprese positive e non problemi, discordie, rivalità.