Salerno: Radicali, appello per salvare Denise a Poggioreale

Si tratta del caso di Giuseppe Danise detenuto al cosiddetto centro clinico S. Paolo di Poggioreale, quarantaduenne originario di Siano (SA), proveniente dal carcere Fuorni il 29 aprile scorso, definitivo condannato contumace al massimo della pena da sette anni di reclusione per estorsione di pochi euro con l’attività di parcheggiatore abusivo. Tante le patologie che porta con se nella sua detenzione da ultimo fra gli ultimi, una forma gravissima di cirrosi epatica con alcuni tumori estesi al fegato, epatite C e HIV conclamato. Il suo medico attraverso il suo combattivo legale Gerardo Di Filippo e le puntuali parole del fratello Antonio sostiene che non avrebbe molto da vivere, ma soltanto una terapia adeguata e personalizzata potrebbe ancora mantenerlo in vita per alcuni mesi. La magistratura di sorveglianza salernitana a tal proposito lo scorso anno dispose 24 mesi di detenzione domiciliare per curarsi, allo scadere dei quali, con atto schizofrenico non ha ritenuto di rinnovare la misura, ordinando la custodia in carcere, come se improvvisamente e miracolosamente Giuseppe fosse guarito dalle sue patologie. La sua permanenza alla Casa Circondariale salernitana è stata impossibile da sostenere perché il carcere non è dotato di un centro clinico, nonostante il tentativo di ricovero alla sezione detentiva dell’ospedale salernitano, dove probabilmente è stata indicata l’analoga sezione detentiva dell’Ospedale “Cotugno” di Napoli, quella si, più attrezzata e più idonea per le patologie epatiche e per la terapia salva vita da somministrare a Giuseppe. Rientrato dall’ospedale di Salerno nuovamente a Fuorni si è deciso probabilmente il trasferimento a Poggioreale, destinazione padiglione S. Paolo, ultima stazione di un calvario nella via crucis del penitenziario più affollato d’Europa, dove nell’indifferenza di quasi tutti si ammassa carne umana su carne umana, come in un nuovo girone dantesco da campo di sterminio nazista. La speranza è nella prontissima e puntuale richiesta del suo avvocato con allegata cartella clinica al Dr. Di Benedetto direttore sanitario di Poggioreale (in questo momento alla sua attenzione), affinché possa in scienza e coscienza disporre ricovero immediato via 118 all’ospedale Cotugno di Napoli, parallela richiesta è stata inoltrata anche al sensibile dott. Carmine Antonio Esposito Presidente del Tribunale di Sorveglianza napoletano. Dichiarazione di Donato Salzano segretario Radicali Salerno Ass. “Maurizio Provenza”: “Sabato scorso con l’On. Gennaro Mucciolo sono stato al carcere di Poggioreale, abbiamo toccato con mano quello che è il trattamento inumano e degradante, nelle ore in cui per l’ennesima volta Marco Pannella lotta dando corpo alla sete e alla fame per la vita del Diritto e il Diritto alla vita. Facciamo appello alle donne e agli uomini di buona volontà per impedire ancora una volta la morte per pena”